Lavoro sui Chakra
Tecniche per il contatto e il potenziamento dei centri energetici principali del corpo.
I chakra sono dei centri energetici situati nel nostro corpo, deputati a raccogliere, metabolizzare e infine rilasciare verso l'esterno l'energia vitale che ci circonda.
Chakra (चक्र) è una parola che viene dal sanscrito, antica lingua parlata dalle popolazioni indiane dell'Asia e utilizzata anche nei testi più datati della loro letteratura, i Veda. Chakra in italiano si traduce in ruota, circolo, o disco solare, ed è un attributo del dio hindu Vishnu.
Secondo l'Hatha Yoga, nell'essere umano esistono 74 punti vitali (i chakra, per l'appunto) situati tra il corpo etereo e l'involucro carnale, la cui attivazione permette di acquisire certe capacità fisiche, raggiungere l'equilibrio mentale e finalmente arrivare a risvegliare la coscienza.
I chakra per questo motivo sono associati ai differenti aspetti dell'uomo (mentale, emozionale, etereo...) e collegati tra loro attraverso una serie di canali denominati Nadi, delle vere e proprie autostrade energetiche.
All'interno di questo insieme esistono i 7 chakra basici o principali, che si distribuiscono dalla parte più bassa della colonna vertebrale, dove si trova la kundalini (un'energia aggrovigliata a forma di serpente, che si deve risvegliare) fino alla parte più alta della testa (dove l'energia è pienamente sviluppata). (Tratto da "Cosa sono i chakra" sito www.meditazionezen.it)
COME LAVORIAMO SUI CHAKRA
TABELLA DEI CHAKRA

PRIMO CHAKRA - MULADHARA
ll primo Chakra è il fondamento di tutto il sistema della nostra energia vitale, rappresenta il nostro radicamento ed i nostri istinti primordiali.
È situato alla base della nostra colonna vertebrale, nella zona corrispondente al perineo ed è collegato anche alle nostre gambe. Ci dona stabilità e centratura.
Il suo nome Sanscrito significa "radice" o "sostegno", è infatti chiamato "Chakra della radice" ed è collegato all'elemento terra.
Il simbolo di Muladhara è un quadrato posto all'interno di un cerchio e circondato da quattro petali di loto. Il colore che lo rappresenta è il rosso, associato a forti emozioni.

SECONDO CHAKRA - SVADHISTANA
Si trova appena sotto l'ombelico, nella parte inferiore dell'addome, e proprio in virtù della sua posizione rappresenta il nostro "centro", inteso come fulcro dell'energia emozionale.
Il secondo chakra collega corpo, mente e spirito, un vero e proprio punto d'incontro tra la nostra interiorità ed il mondo esterno.
Il suo elemento è l'acqua ed il colore che gli viene associato è l'arancione, fortemente legato alla creatività e alla libera espressione del nostro Io.
Questo Chakra è anche associato alla spontaneità, al piacere fisico ed emotivo, alla gioia, alla sessualità e all'appagamento in tutte le sue sfaccettature.

TERZO CHAKRA - MANIPURA
Questo Chakra è anche associato al potere personale, alla fiducia in noi stessi e in generale tutto ciò che ha a che fare con l'ego e la realizzazione dei propri obiettivi.
Le persone eccessivamente timide o introverse e quelle che avvertono costantemente un senso di inadeguatezza hanno spesso problemi proprio a livello di questo chakra.
Il chakra Manipura è quasi sempre bloccato in chi soffre della sindrome dell'impostore, che ci induce a pensare che ogni nostro successo sia stato causato dall'aver ingannato gli altri inducendoli a crederci migliori di ciò che siamo in realtà.

QUARTO CHAKRA - ANAHATA
Il chakra Anahata si trova al centro dello sterno e governa tutti gli organi e gli arti che si trovano in prossimità di questa zona, ovvero il cuore e il sistema circolatorio, ma anche i polmoni, il timo e gli arti superiori.
Il suo nome sanscrito significa "non colpito", che letteralmente sta ad indicare un suono prodotto da due elementi che non collidono tra di loro, e si riferisce all'incontro tra il plesso cardiaco e quello polmonare, dove due importanti funzioni vitali confluiscono senza intralciarsi.
Il quarto chakra è infatti connesso ai nostri sentimenti più puri e disinteressati, come l'altruismo, l'umiltà, la fiducia, la compassione ed il perdono.

QUINTO CHAKRA - VISUDDHA
Vishuddha, il quinto chakra, governa la comunicazione, l'ascolto e l'espressione creativa. Il quinto chakra si trova all'incrocio delle ossa della clavicola, con il vertice nella terza vertebra cervicale. Governa tutti gli organi che si trovano intorno a questa zona, ovvero la trachea, la gola, le corde vocali, il naso, le orecchie e le ghiandole endocrine della tiroide.
Il suo nome sanscrito significa "puro", in virtù del fatto che al suo interno l'energia corporea sgorga dal basso verso l'alto, purificandosi e prendendo forma nelle nostre interazioni più umane e sofisticate: l'ascolto e la comunicazione.
Vishuddha è infatti connesso alle nostre facoltà espressive, alla sincerità, la comunicazione, l'ascolto, la diplomazia e l'espressione creativa.

SESTO CHAKRA - AJNA
Ajna, il sesto chakra, è associato all'immaginazione, alla saggezza e all'intuizione. Il sesto chakra governa tutti gli organi che si trovano in prossimità del centro della fronte, quindi gli occhi, l'ipofisi, il sistema ormonale ed il sistema nervoso centrale, composto da cervello e midollo spinale.
Il suo nome sanscrito significa "percepire", proprio perché dal suo centro hanno origine le nostre idee, i presagi e l'intuito. Il nostro guru interiore, ovvero la nostra parte saggia e lungimirante, risiede proprio in corrispondenza di questo chakra.
Ajna è infatti connesso a tutto ciò che riguarda l'intuizione, l'immaginazione creativa, la concentrazione e la lucidità mentale.
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SETTIMO CHAKRA - SHASRARA
Sahasrara, il settimo chakra, è associato a intelletto, trascendenza e conoscenza. Al contrario degli altri sei chakra, Sahasrara non governa nessun organo, ma trovandosi al vertice dei nostri centri energetici è responsabile del corretto funzionamento della corteccia cerebrale e della ghiandola pineale, oltre che delle nostre più alte forme di pensiero, quali la trascendenza, la conoscenza e la spiritualità.
Il suo nome sanscrito significa letteralmente "mille volte tanto", in riferimento ai mille petali di un fiore di loto che si schiudono lentamente, metafora della nostra crescita personale e spirituale che arriva al culmine proprio in corrispondenza di Sahasrara. Il mille è inoltre un numero molto significativo nelle pratiche spirituali della cultura orientale, citato in molti scritti antichi.
Il chakra Sahasrara è infatti connesso ai nostri sentimenti più puri e disinteressati, come l'altruismo, l'umiltà, la fiducia, la compassione ed il perdono.
Le definizioni dei chakra sono tratti dal sito Meditazione Zen
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