Senso di Espansione II

Questo evento era sul web e su FB da un mese, le adesioni ci sono state solo nell'ultima settimana, chi si era prenotato all'inizio, poi ha disdetto. Chiaro il messaggio, non aspettarti assolutamente nulla, punta al minimo senza crearti aspettative e allora funziona davvero. E' qualcosa che non dipende da te, si muove malgrado le tue intenzioni, è come una fiamma di un falò che all'improvviso per un colpo di vento o perché un ciocco prende fuoco, divampa con forza.

Anche perché oggi è luna nuova, che precede la fase crescente del magnetismo lunare. C'è chi tiene conto anche di questo quando organizza gli eventi, per muoversi in sintonia con la natura. Io, invece, la data l'ho decisa a caso senza guardare il calendario, ma esiste il caso?.

Il programma di oggi è ancora sul tema "Il Senso di espansione", con qualche ritocco. Intanto ho tolto la Dinamica, perché lo spazio è insufficiente e perché sono presenti persone alla loro prima esperienza. Memore, inoltre, delle micidiali capacità selettive di questa meditazione, la quale in passato, ha fatto "scappare" alcuni dei componenti dal nostro gruppo di meditazione. L'ho sostituita con i 5 ritmi di Gabriel Roth, egualmente efficace e intensa.

Leggermente ritoccata per la circostanza, sedici persone in 30 metri quadri possono diventare un problema visto che, nei primi quattro stadi della meditazione, si danza aggredendo lo spazio. Faccio in modo, quindi, che i danzatori interagiscano, si incontrino, osservino, incrocino, armonizzando e coordinando i movimenti, in modo da utilizzare ugualmente tutto lo spazio, senza però ostacolarsi.

Stare insieme, vicini, in contatto, provoca subito effetti energetici. Il "Fluire" con il suo radicamento sensuale esalta l'elemento femminile e tellurico; lo "Staccato" con i suoi movimenti dinamici e frenetici quello maschile: il "Caos", fa esplodere come un orgasmo tutta l'energia accumulata nei primi due stadi; il "Lirico", naturale evoluzione del Caos che, ormai appagato, decresce lentamente trasfomandosi in uno stato di trance che prelude al "Silenzio", il ritorno alla reale identità, il "ritorno a casa" come è scritto nei testi che descrivono i 5 ritmi. Un ritorno a se, una riscoperta della propria dimensione interiore.

Il ritmo insistente e cupo dell'ultimo stadio si spegne, tutti si lasciano cadere a terra abbracciando il pavimento, un contatto caldo e passionale con la madre terra. Nel gruppo comincia a muoversi qualcosa e si legge nell'espressioni dei volti quando tutti si rialzano lentamente sedendoci istintivamente in cerchio. C'è molto caldo, il sole batte sulla vetrata dell'ingresso con effetto serra, apriamo le due finestre della stanza e arriva subito un gradevole riscontro.

Una breve pausa per riprendere fiato. L'energia si è mossa. lo spazio è saturo è il momento di radicarsi e lo facciamo con la seconda meditazione: "Il Bambù cavo" ideale per ricompattare l'energia e canalizzarla, sotto forma di luce, lungo la spina dorsale, che si immagina cava. Questa meditazione misura la capacità di dare e ricevere amore, tenerezza e fiducia, di gestire le sensazioni fisiche improvvise e impreviste. La fiducia e il disagio sono proprio l'argomento principale della breve condivisione che segue.

La prima parte della giornata si conclude con la meditazione che è il tema del workshop: "Expande in all directions". L'energia si è attivata e stata ricompattata e canalizzata ora verrà espansa per sperimentare la dissoluzione dei limiti spazio temporali. Proprio lo spazio stavolta è realmente un elemento penalizzate soprattutto nello step della lunga, articolata e frenetica danza che celebra il dissolversi di tutto ciò costituisce un ostacolo. Si rimedia utilizzando l'immaginazione, invece di scatenare il corpo nella esplosione della danza, si usano le braccia con un ampio movimento circolare nel gesto di farsi largo, di liberare lo spazio intorno a se, rimanendo nel proprio metro quadro. La condivisione successiva conferma che il risultato è stato raggiunto.

E' il momento della pausa pranzo, ognuno ha portato qualcosa da mangiare, invito tutti a rimanere nella sala, per non disperdere l'energia. Si organizza quindi un pic nic al centro della sala, usando come tovaglia tutti i tappetini accostati. L'appettito non manca, raccomando a tutti di non esagerare, perché il programma del pomeriggio prevede sessioni molto impegnative.

Durante il pranzo, una parte del gruppo chiede e ottiene perlomeno di prendere una boccata d'aria subito fuori all'ingresso. Il sole ora entra dal lato della finestra, ci terrà compagnia per tutto il resto del pomeriggio, questa luce aumenta la pressione energetica nella stanza.

Prima di ricominciare, suggerisco di praticare qualche minuto di Karma Yoga, rimettendo in ordine la stanza e dandole una bella ripulita. Richiamo anche quelli che sono fuori. La proposta è accolta e si forma il team che si mette subito in moto, coordinadosi con naturalezza, in pochi minuti la stanza è pulita e ordinata.

Il pomeriggio prevede il lavoro sullo spazio del Cuore e sul confronto, cominciano le sessioni a coppie, la felice convergenza astrale di questa giornata ci regala la presenza di sei maschi e otto donne. All'invito di formare le coppie, due delle donne presenti si scelgono subito, gli altri esitano un po', suggerisco di "usare" il cuore e l'impasse è superata. La prima sessione è "Il mare e l'alga", il contatto fisico per donare e ricevere e il concedersi con fiducia all'altro, sono molto più intimi, coinvolgenti e polarizzati del "Bambù cavo. L'intensità delle sessione, suggerisce una breve condivisione con il partner.

Senza sosta si passa alla seconda sessione "Scambiarsi l'energia", qui accade qualcosa di particolare, si formano due coppie di donne, lasciando due uomini isolati. Questi si guardano intorno disorientati, mi chiedono cosa fare e se non sia il caso di rimediare, rimescolando le carte. Rispondo che l'energia del Cuore ha scelto e quando sceglie non sbaglia mai, non sembrano molto convinti ma si rassegnano, sono proprio due fra quelli che sono alla prima esperienza!!

"Scambiarsi l'energia" è una sessione delicata, impegnativa, coinvolgente, polarizzata, posso comprendere il loro imbarazzo. Qui si entra in contatto diretto con l'energia del partner utilizzando, in progressione, lo sguardo, il respiro infine il contatto delle dita delle mani che chiudono il circuito e permettono lo scambio energetico con l'altro. I due giovanotti, alla fine, se la cavano egregiamente, più di altre coppie etero che invece "penano" molto a creare il contatto. Anche alla fine di questa sessione propongo una condivisione con il partner.

Ora il gruppo è pronto per "Il segreto del tocco", meditazione decisamente tantrica, dove troverà sbocco tutto il lavoro fatto fino a questo momento. Qui l'incontro con l'altro assume una funzione dominante, si mettono alla prova la capacità di incontrare l'altro restando su se stessi, partire cioè dal riconoscimento e accettazione di se, donando amore all'altro dopo averlo donato a se stesso. La complessità di questa meditazione sta nel fatto che prevede un coinvolgimento energetico e fisico col partner che può diventare totale, con implicazioni relative all'invasione dello spazio. E' quindi un severo banco di prova sulla capacità di percepire l'esigenza dell'altro e adeguarsi in modo armonioso e fluido, senza rischiare di entrare nelle dinamiche dell'abbandono o del rifiuto e del "controllo" o "possesso" dell'altro. Restare su di se è l'atteggiamento interiore che sottende l'efficacia e la bellezza di questa meditazione. Restare su di se, andare verso l'altro e tornare su di se, attraverso l'altro. Se questo accade, allo stesso tempo, in entrambi i partner, la polarità si chiude ed è l'estasi.

Dopo che l'ultima nota di questa intrigante, stupenda e coinvolgente musica sfuma nel silenzio, occorrono diversi minuti perché le coppie si dividano e ognuno torni nello stato di coscienza ordinario. Nella successiva condivisione c'è grande difficoltà a descrivere quello che si è provato molti si limitano a dire che "non ci sono parole".

Anche io sono senza parole: le due ultime sessioni sono state di un'intensità incredibile, dalla prima è "arrivato" un potenziale energetico di amore e tenerezza da suscitare le lacrime, durante la seconda tutto lo spazio si è saturato di amore e sensualità: da togliere il fiato.

La Osho Kundalini Meditation finale, soccorre a ricompattare tutto quanto si è mosso in questa giornata straordinaria. Ci diamo appuntamento a data da destinarsi, cambia il tema, si lavorerà nello spazio del Cuore.