La Rabbia

La primavera non poteva essere svanita all'improvviso lasciando il posto ad una domenica a dir poco autunnale. Pioggia insistente dalla mattina, aria fredda e neve in montagna, si ripeteva un copione che negli ultimi tempi un pò cotrassegna gli ultimi incontri del nostro gruppo.
Qualcosa mi diceva, oltre alle previsioni meteo online, che nel pomeriggio ci sarebbe stato un cambio di stagione.
Il sole è tornato a splendere in modo raggiante e luminoso proprio mentre si stava lavorando su una meditazione, dopo qualcuno aveva suggerito di proseguire all'esterno, ma le due ampie terrazze erano bagnate e quindi non se ne è fatto nulla.
Poi il gruppo stava lavorando bene, l'energia si era attivata e lo spazio che ci accoglieva ne era già ampiamente saturo.
Tutta la prima parte del pomeriggio è stata dedicata al lavoro sul corpo, con esercizi a coppie che hanno contribuito a stemperare tensioni e blocchi che in modo più o meno condizionante tutti noi avvertivamo. A distanza di un mese, anche se nel frattempo molti di noi avevano fatto altre esperienze in altri seminari e gruppi, è inevitabile che si accumuli "polvere" e quindi è necessario provvedere a una ripulitina.
Tre meditazioni a coppie uno dietro l'altra, una di attivazione energetica, la seconda di radicamento e la terza di caricamento dell'energia, nell'occasione si è lavorato sull'emozione della "rabbia" , che ha permesso di "visitare" questa sentimento, spesso represso, e poterlo osservare più da vicino, sollecitarlo per farlo uscire dalla sua "tana". Questo ha consentito per alcuni di noi di attivare il collegamento con il quarto chakra sperimentando l'altra faccia della medaglia, la gioia.
La mediazione del cuore permette letteralmente di "guardare", da osservatore, l'emozione che sale dai chakra più bassi e quindi riconoscerla e trasformarla.
Dopo un feed back prolungato da parte di tutti i componenti del gruppo e una pausa, è iniziato il lavoro sui sogni, che si è protratto per più di due ore, di grande intensità, una condivisione sentita e sostenuta da parte di tutti, il coinvolgimento è stato tale da non rendersi conto del tempo trascorso. Siamo andati ben oltre i limiti fissati dal programma, anche perché il lavoro sui sogni ha i suoi tempi e i suoi sviluppi che non sono circoscrivibili a una tempistica precostituita, ma ne è valsa la pena.
Alla fine un cerchio energetico, di chiusura della seduta, molto commovente.