Teoria sulle fasi di attivazione, sviluppo e spegnimento dei chakra III

22.06.2012

Fase di spegnimento

Così come nella fase di accensione i chakra si sono attivati mano a mano che davano vita all'esperienza psico corporea, così col procedere verso l'esaurimento dell'esperienza di vita cominciano a decrescere nelle loro funzioni diminuendo l'energia e adattandosi alla condizione di minor espansione energetica. Il primo chakra che contiene l'energia primigenia, ancestrale, la forza che ci tiene radicati alla vita e che da vita, esaurisce la sua carica erotica, portando lentamente la persona a un diverso livello di esperienza che tende più al meditativo 

Nella cosiddetta terza età se non ci si avvia verso un vero e proprio declino delle attività fisiche, queste ultime diminuiscono di intensità, diventa preponderante il momento riflessivo, riepilogativo, e l'energia prende altri sbocchi più verso il creativo e contemplativo. La stessa cosa avviene con i chakra immediatamente vicini, il secondo, spegne il suo ardore e lo trasforma in affetto, nel terzo l'azione cala di intensità e la relazione con gli altri nel peggiore dei casi scema grandemente, nel migliore diventa più conciliante e benevolo. 

Se si è lavorato bene, il quarto chakra in questo momento della vita dovrebbe avere una predominanza, per un naturale orientamento verso la saggezza, la temperanza la consapevolezza e la compassione. Anche il quinto e sesto chakra dovrebbero adeguarsi, con una comunicazione più austera, pacata, e una visione d'insieme più ampia e onnicomprensiva. E' come se si procedesse ad una rielaborazione dell'esperienza di vita e si "tirassero le somme". Dopo se non intervengono nuovi stimoli che attivano un percorso esperenziale, comincia il vero e proprio spegnimento. 

Si constata un graduale peggioramento di tutte le caratteristiche energetiche, il corpo si fiacca, i sentimenti e le emozioni si alterano o emergono in maniera disordinata, l'azione si spegne in una ripetitività abitudinaria sempre più rallentata, la coscienza s'annebbia. Il momento del trapasso segue un percorso inverso a quello della formazione corporea. 

La kundalini ascende, e chiude al suo passaggio chakra dopo chakra, il corpo si raffredda a cominciare dalla parte bassa e poi lentamente tutta la superficie corporea, infine la kundalini, accompagnata dall'ultima espirazione, esce dall'apice della testa attraverso il settimo chakra e lascia il corpo E' di tutta evidenza come sia importante che durante l'esperienza di vita si comprenda il senso dell'esperienza stessa vivendola in tutte le sue sfumature in modo diretto consapevole e totale, in questo caso è possibile essere testimone non solo dell'esperienza stessa ma anche della sua naturale conclusione che a quel punto è vissuta come trasformazione e cambiamento.