Perchè più donne alle meditazioni II

31.10.2013

Questa cosa mi ha, in un primo momento, spiazzato e deluso, successivamente ho compreso che la disponibilità e la larghezza di vedute erano legate a ben precise condizioni, che non si verificassero problemi di comunicazione o di relazione. Cosa che si è invece puntualmente verificata, perché, quando si pratica per un certo tempo, qualcosa accade dentro, un principio di cambiamento e di trasformazione, la maschera comincia a incrinarsi. 

Nel caso specifico alle partecipanti di cui parlo, si erano smossi dei blocchi, si era cominciata ad espandere la consapevolezza, c'era stata una riscoperta graduale della propria identità e la presa di coscienza dell'esistenza di condizionamenti e schemi fino ad allora subiti in modo inconsapevole, ma che avevano indotto un senso di inadeguatezza e di sottile sofferenza e che cominciavano a trovare una collocazione e una causa.E' accaduto quindi che i famosi compagni permissivi e aperti si sono trovati in realtà a gestire, con le loro donne, una dinamica in mutamento e in divenire, di qui la sensazione di qualcosa che sfugge, una perdita del controllo del quadro generale del rapporto. 

Trovarsi, in alcuni casi, di fronte a persone che cambiano, che appaiono diverse, più autentiche e quindi più "libere" e autonome li ha spaventati e o irritati inducendoli e dettare l'out out "o me o le meditazioni". Il fatto poi che il più delle volte ci fossero di mezzo i figli, soprattutto quelli in tenera età, poneva il dilemma se scegliere di proseguire e rischiare di mettere in crisi il rapporto e di conseguenza tutto l'equilibrio delicato della famiglia o mollare, nella quasi totalità dei casi c'è stata la resa.Questo conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, che il tipo di dinamica che si instaura normalmente nella maggior parte delle coppie, è un rapporto tra due "maschere", due personalità, due ego, che seguono l'iter già predisposto e preconfigurato sul modo di stare insieme e di mettere su famiglia. 

Quando uno dei due, ed è quasi sempre la donna per i motivi accennati sopra, decide di vederci chiaro, di andare a "guardare" il senso di malessere e di insoddisfazione che prova nonostante sembra che tutto sia perfettamente in ordine: casa, famiglia, lavoro, figli ecc., qualcosa si incrina, creando i presupposti di una tensione nel rapporto con l'altro, soprattutto se l'altro è rigidamente cristallizzato nel suo ruolo o è simbioticamente legato all'altro.

Ci sono delle eccezioni, rare in verità, per cui la donna è decisa a vederci chiaro nelle proprie dinamiche interiori e, grazie a un temperamento e ad un carattere forti, prevale nel braccio di ferro con il compagno che non può quindi porre nessuna questione o limitazione; o viceversa quest'ultimo, e questo è ancora più raro, comprende la necessità di concedere spazio alla compagna ed avere fiducia in lei e soprattutto è consapevole dell'arricchimento che ne potrà ricavare il rapporto stesso. Per quanto riguarda le donne che sono single o separate con o senza figli, se decidono di non proseguire è perché non se la sentono di scavare in profondità e di affrontare dinamiche troppo delicate e profonde. Statisticamente comunque la presenza più numerosa e costante è proprio quella delle donne separate.