Le strategie dell'ego III

28.06.2012

Gli eventi mutano, c'è un accelerazione degli stessi al punto che non si è ancora finito di risalire da profondità di disagio e crisi che già incalzano nuovi malesseri. Tutti questi eventi e le relative sensazioni che si sperimentano, hanno un alto contenuto di proiezioni e mano a mano che ci si avvicina alla svolta, lo si vede da repentino cambiamento del tono dell'umore, e delle dinamiche dei rapporti con l'altro, bastano 24 ore perché tutto muti e si passi da uno stato di incomunicabilità e di indifferenza ad un altro di grande espansione e condivisione. Dietro tutto questo caos. 

C'è la strategia dell'ego, che utilizza tutti i trucchi e le "armi" a sua disposizione per non perdere il controllo, un pò concede e un pò nega, fa il gioco dell'elastico per disorientare e "sballottare" nell'intento di non far capire più da che parte si è, mischia le carte, il più delle volte barando. Se si riesce a cogliere i passaggi tra l'una e l'altra delle condizioni in cui si viene portati da questa strategia si comprende il gioco e si individua l'autore, chi osserva il gioco è ancora una volta il testimone che però ha solo alcuni "attimi" e piccolissimi spiragli per entrare e osservare consentendo alla consapevolezza di espandersi. 

Il tempo del mutamento e della trasformazione non è più tanto lontano ed è arrivato il momento di collegarsi "in rete" con tutti coloro che stanno facendo lo stesso percorso di consapevolezza, perché unendo tutte le energie che vanno nella stessa direzione, sarà possibile affrontare senza restare disorientati e spiazzati il tempo del cambiamento. Queste situazioni episodiche che sempre più si sperimentano nel concreto dell'esperienza di vita, sono un tentativo di isolare e dividere le persone, lasciarle come in un limbo, un isolamento che ha come scopo l'annichilimento dell'energia e lo spegnimento graduale dell'espansione. 

La questione vitale qui è da che parte ci si troverà al momento del cambiamento se nello spazio della consapevolezza e dell'energia espansiva o in quello dell'inconsapevolezza e dello spegnimento spirituale. Più si avvicina il momento e più le oscillazioni tra l'uno e l'altro spazio diventano frequenti e profonde e rimanere nella posizione di chi osserva diventa sempre più critica e faticosa ma fondamentale.