La Soglia
La soglia, dietro la porta socchiusa, la sensazione è come essere a un passo da qualcosa di definitivo e manca proprio un soffio, la tensione verso questa cosa è molto forte, ma non si può forzare, perché ogni sforzo allontana dalla meta. Mi rendo conto di aver meditato da sempre, almeno dall'età di 10 anni perché da allora ho cominciato ad ascoltare dischi di musica classica e lirica. La voce lirica mi colpiva in modo particolare, mi entrava dentro e mi emozionava in un modo per me incomprensibile per quei tempi. Poi c'è stato il passaggio alla poesia, ho cominciato a scrivere a 18 anni e non ho più smesso.
Il percorso poetico rispecchia la trasformazione che accade attraverso l'interazione tra la creatività e le discipline corporee e spirituali, è perfettamente visibile il nesso tra ciò che mi accade nella vita e la produzione poetica. In passato ho letto molti libri sull'esoterismo, l'ermetismo e la magia e trovo incredibili assonanze con il percorso tantrico che sto facendo adesso. Mi viene da sorridere per il modo incredibilmente semplice con il quale ora "intercetto" le energie che mi sono vicine.E' come se producendo pensieri e generando sogni si creassero tante onde su una superficie di per sé calma e ferma priva di increspature, e ogni onda rappresenti un'opportunità di divenire diversa dall'altra. E' proprio questa la percezione poter essere una e mille cose contemporaneamente, la mia possibilità presente affiancata da altre infinite possibilità di essere.
Tuttavia è presente qualcosa che mi tiene legato alla mia realtà ovvero la possibilità delle possibilità, la radice che mi tiene legato al mio presente, il testimone, il guardiano.È una sensazione di centralità che consente di transitare in altri ruoli in altri oggetti e persone e riuscirne quando si vuole, una sorta di viaggio animico, tipico dello shamanesimo. In fondo a tutto ciò c'è una sensazione chiara e inconfondibile che quello che vai a sperimentare appartiene ad una sola sorgente a cui sei fortemente ancorato. E questa sorgente può potenzialmente offrirti ogni tipo di esperienza e sperimentazione, proprio per rimandarti all'idea di unità e quindi a te stesso. Questo mi riporta alla cosmogonia di Shiva che si compiace di osservarsi divenire Shakti per riconoscersi, di riflesso, come principio.