La Battaglia virtuale

06.07.2020

L'elemento critico in un contesto evolutivo è l'illusione dello spazio-tempo che crea la realtà virtuale su cui si crede di intervenire.

Con un "salto quantico" si immagina di inviare un impulso al campo per collassare un ologramma completamente nuovo, tutto da scoprire e modellare.

Oppure si aggiorna il programma vecchio, "scaricando applicazioni", si lascia invariata la configurazione di base e si interviene sulle regole e sui protagonisti.

La spinta al cambiamento dell'equilibrio geopolitico di questo pianeta è in atto, così come nel nostro paese.

Come agevolarla. Vediamo

"Visione quantica": suggerisce di liberare la propria dimensione psico-immaginativa dalle necessità e dai bisogni generati dall'attuale modello di vita e soprattutto dalla paura generata dalla loro mancata soddisfazione, questa azione fa "collassare" una realtà in cui questi bisogni appaiono neutralizzati. Il lavoro, il denaro e la relativa paura di perderli; la posizione sociale, la ricchezza, il potere, da raggiungere e conservare a tutti i costi. Privati della loro componente emotiva, capovolgerebbero il paradigma che costringe a dipendre da essi.

"Rinascimento Sociale": ci si muove all'interno del programma, procedendo ad "aggiustamenti": redistribuzione delle ricchezze e delle risorse, uso della creatività per fare nuove leggi più eque e giuste per tutti, organizzazione della società con atti politici mirati, avendo come riferimento la Carta Costituzione.

Chi dovrebbe provvedere a tutto questo? Una struttura piramidale che vede al vertice un'élite intellettuale composta di persone equilibrate, preparate e consapevoli, che operano dallo spazio del Cuore, e con una visione olistica della realtà. Subito sotto l'èlite, troviamo gli stati generali con le varie branche dello scibile umano: economia, scienza, imprenditoria, salute, istruzione ecc., composti da persone che presentano le stesse caratteristiche dell'élite e che vengono quindi scelti e selezionati in base a precisi requisiti. Alla base, il "popolo" decondizionato, libero di esprimere i propri talenti, "liberato" da un percorso "terapeutico" che utilizza le più importanti discipline e tecniche sapienziali sia orientali che occidentali. (Questa idea è frutto di un lungo lavoro dell'Associazione Unialeph di Mauro Scardovelli alla quale rimando per un quadro più dettagliato e completo)

Si ingaggia, quindi, una sfida con la parte che attualmente predomina, definita "neoliberista", composta da persone altrettanto preparate e intelligenti ma anche spietate ed egoiche. Si profila una "lotta" tra il nascente Nuovo Ordine Mondiale e un "Rinascimento Sociale", entrambi utilizzano lo stesso programma, che contiene necessità e bisogni da soddisfare, ma nel primo caso governerebbe un potere egoico, nel secondo uno Stato Sociale.

La visione quantica, viceversa, lavora sull'elemento "immaginazione" e si attiva per evitare di collassare certi bisogni e certe necessità vissute come scopo. prevede che ad ogni "intenzione" debba seguire un cambiamento istante per istante, delle caratteristiche della propria dimensione collassata, così da sintonizzarsi costantemente con il potere creativo del Sé universale, interagendo direttamente con la fonte.

Per queste sue caratteristiche peculiari, pur movendosi nel solco del cambiamento e della trasformazione dello status quo, la visione quantica è criticata perché ritenuta troppo diretta e perentoria e fondamentalmente individualista, e rischia di dar vita a un nuovo modello di liberismo, perché lascerebbe indietro, emarginandoli, tutti coloro che non hanno i requisiti o le capacità per agire a livelli così sottili e complessi. Meglio un'azione collettiva di timo "animistico", quindi.

La forbice tra le due soluzioni è chiaramente generata dal differente approccio alla realtà. Per la visione quantica la realtà è virtuale, fluida e costantemente plasmabile. L'altra, invece, ritiene utile credere reale, e stabile e radicato il contesto, così da poterlo trasformare gradualmente con la mediazione animica, cambiando quindi la realtà da "di fuori".

Questa forbice potrebbe restringersi ipotizzando una terza via, un'"Olismo Quantico", che si sostanzia nella consapevolezza che tutto quello che viene rappresentato nella realtà, ancorché virtuale, proviene dalla stessa fonte. Il "nemico", quindi, è una delle parti in cui si divide la rappresentazione la quale se predomina lo fa per innescare la reazione nella parte dominata per indurla a ripristinare l'equilibrio e predominare a sua volta, la legge di alternanza dello Yin e Yang della visione Taoista. Questa dinamica trova collocazione in contesto che, per "poter apparire", deve necessariamente essere duale, ma che contiene in sé il germe potenziale dell'unità, che, con la sua presenza, tempera la componente emotivo-reattiva, conflittuale e tendenzialmente distruttiva dell'"azione".