Kokopelli Animaterra Comunione dei Cuori

10.06.2012

Aralio con tutta la sua magia, è ancora vivo dentro di noi, la camminata, l'attraversamento consapevole di tutti gli elementi, ci ha lasciato gradevolmente attoniti, per un po' c'è ancora silenzio tra noi, ci si scava il proprio angolo di paradiso e ci si lascia cadere rilassandosi completamente, l'erba del prato, un'amaca, due sedie sdraio e panche lungo i muri dell'ingresso. Qualcuno dialoga, c'è voglia di conoscersi, di condividere le impressioni di quella prima parte della giornata, altri restano in silenzio godendosi il sole, chiudono gli occhi. Luiza con la sua macchina fotografica non si stanca di inseguire gli spiriti del bosco, la vediamo allontanarsi e scomparire dietro gli alberi, poi riappare, si ferma e tocca delicatamente i fiori, i piccoli rami di piante giovani, scatta e riscatta poi guarda le sue foto, le mostra agli altri, con gli occhi lucidi e gioiosi. Si unisce al gruppo un piccolo cane che si lascia coccolare da tutti e poi si sdraia a sua volta al sole. Il programma può aspettare, il tempo si è fermato. E' tutto così naturale, vero, un qui e ora assoluto, si vivono gli attimi con totalità, si sta di un bene! Si lascia che tutto scorra come deve scorrere, il gruppo ha una sua anima, una sua energia ed è bello lasciarla espandere liberamente. Il momento della meditazione arriva come una fragranza, lentamente lo avvertono tutti, c'è più movimento ora, il suono delle voci che si fa più intenso, a questo punto basta un cenno d'intesa e ci avviamo tutti all'interno. La stanza delle meditazioni ci accoglie solenne, fresca, silenziosa, antica, carica di mistero. Il grande cuore sul tappeto rosso sembra pulsare insieme a quello spazio sacro, occupa la parte centrale della stanza, intorno, materassini accostati formano un grande cerchio. Dentro un cesto di vimini sono raccolti tanti cuoricini di cioccolata, la lampada rossa attende di essere accesa. Si va in punta di piedi, si bisbiglia, sembra di entrare in un tempio, ora si aggiunge al gruppo un altro amico che abita nei dintorni. Ci si siede a schema libero quasi guidati dall'istinto, quando siamo tutti seduti, Francesca e un'altra amica badano a velare un sole troppo invadente che attraversa i vetri molati del finestrone e acceca il conduttore. Scorre libero e fluido il riassunto di quanto è avvenuto nelle ore precedenti, l'attraversamento degli elementi, il lavoro sul primo chakra e l'elemento terra. La meditazione al tempio di Aralio, che ha collegato con un filo dorato e sottilissimo, il primo al settimo chakra. Ora è il momento della sintesi, della sublimazione di tutta l'esperienza attraverso il Cuore. Bella e struggente la colonna sonora di Nirhod sul quarto chakra, accompagnerà tutta la meditazione. Si liberano le emozioni, si lascia espandere tutta l'energia accumulata e si realizza la comunione con il proprio cuore. Le fasi si susseguono fluide, cadenzate, armoniche, senza soluzione di continuità: si respira nel cuore, ci si lega nella ruota del respiro, si dona a se e al mondo tutto l'amore che trabocca. Momenti intensi, ognuno dona come sa e può, c'è chi dona al mondo, a chi gli sta al fianco, a se stesso. In un crescendo catartico si raggiunge la vetta quando la musica scava profondamente nello spazio del cuore e apre un canale con l'infinito, allora scompare tutto, si è unicamente una grande gioia condivisa che trova la sua celebrazione più alta attraverso le lagrime. E' il momento ideale per la comunione, lentamente a turno ci si alza e con grazia si raccoglie un cuoricino e si torna al posto. Un tocco dei cimbali e si assapora la dolcezza dell'amore che, letteralmente, si scioglie dentro di noi. La meditazione è terminata si rimane alcuni minuti in silenziosa e concentrata attesa poi lo sbocco naturale negli abbracci, lunghi, intensi e commoventi. Si lascia la sala senza fretta si rimane ancora a parlare e ad abbracciarsi, qualcuno si avvicina per condividere delle sensazioni, in particolare alcuni partecipanti riferiscono difficoltà ad aprire la zona del cuore e allo stesso momento un blocco del respiro in quel punto, per loro la meditazione è stata rivelatrice di uno stato di disagio molto forte. I partecipanti lasciano la sala senza fretta si rimane ancora a parlare e ad abbracciarsi, qualcuno si avvicina per condividere delle sensazioni, in particolare qualcuno riferisce di avere avuto difficoltà ad aprire la zona del cuore o di non esserci per niente riuscito, nello stesso tempo la sensazione di un "blocco" del respiro in quel punto, per questi, quindi, la meditazione è stata rivelatrice di uno stato di disagio molto forte. Intanto si formano piccoli gruppi, alcuni ritornano in giardino, altri salgono su in cucina a dare una mano, c'è chi sceglie la solitudine e si siede nella grande sala dell'ingresso. Io ed altri tre si rimane ancora nella sala meditazione per una condivisione e per provare alcune tecniche utili ad aprire lo spazio del cuore. Quando usciamo anche noi il sole è quasi all'orizzonte. La luce radente, nel giardino, rende ancora più vividi i colori, in quel contrasto cromatico si stagliano gli alberi più vicini e sul fondo le colline, che chiudono la valle, dove si ode ancora, ma più rado, il nitrito dei cavalli. L'apertura del Cuore suggerisce maggiore intimità, fa comunicare in modo più sciolto, c'è voglia di condividere e stare vicini. Ora non resta che attendere che tutto sia pronto per la cena.