Donare o guadagnare

17.09.2017

Operatore Olistico Trainer e Conduttore di Tecniche Olistiche. Questi i titoli conseguiti nel mio "percorso olistico", parallelo a quello lavorativo, che mi ha consentito di dedicarmi con serenità alla conduzione di gruppi meditativi non dovendo dipendere economicamente da essi, e che sono serviti unicamente a regolarizzare la mia attività olistica.
Perché dico questo?
C'è un'inflazione di attestati e di diplomi olistici rilasciati da altrettante scuole che incassano un sacco di soldi, sfruttando l'"onda collettiva" di chi cerca di fare del benessere e dell'olismo un mestiere, nulla di male se uno ha talento particolare, il problema è che di quelli che si iscrivono molti sono disoccupati storici ai quali si uniscono quelli, cosiddetti, di ritorno, (c'è chi lascia un lavoro, anche ben remunerato) che pensano e credono di poter vivere di queste attività, finendo invece, salvo rare eccezioni, con il creare la nuova categoria di disoccupati e precari del benessere che si fanno una spietata concorrenza.Alcuni di questi operatori si "agganciano" ad associazioni olistiche sperando che queste possano costituire un mezzo per trovare uno sbocco lavorativo, per fidelizzare clienti ecc., il più delle volte, delusi, vanno via.
L'associazione è per definizione un servizio, un volano promozional-culturale per la diffusione di un messaggio, di un'idea, di un servizio per la collettività e non un'agenzia di collocamento.L'associazione olistica, in particolare, affianca alla promozione e all'informazione l'offerta dell'esperienza, coi trattamenti diretti e l'utilizzo delle discipline olistiche. L'intento è "passare" all'utenza il messaggio/tecnica perché si memorizzi a livello fisico-energetico e quindi cellulare di modo che il ricevente attivi autonomamente un processo di trasformazione e cambiamento. Passare un tale messaggio è "atto intenzionale" critico e delicato e non può essere "inquinato" dal senso di inadeguatezza e dall'ansia legata al bisogno economico. Per l'operatore, quindi, un donare e un offrire disinteressato, una via esperenziale e di crescita personale che presuppone un profondo lavoro decondizionante su di sé e la capacità di concepire il ritorno economico solo come conseguenza indiretta del proprio agire.