Kundalini e Fontebussi
L'evento di oggi segna un'altra tappa importante nel percorso di sperimentazione che sto portando avanti negli ultimi anni. Sono contento di avere realizzato quello che per me era un "sogno" che tenevo nel cassetto, una seduta di meditazione in agriturismo. Col gruppo ci abbiamo provato diverse volte, senza riuscire mai a concretizzare. Ora so che non erano maturi i tempi e non si erano ancora realizzate tutte le condizioni perché ciò avvenisse. Il posto che ci accoglie oggi è uno stupendo paese medievale, Borgo di Fontebussi, un gruppo di case in alta collina distribuite in ordine sparso, tutte ristrutturare mantenendo intatto lo stile dell'epoca; tutto il complesso residenziale è stato ripensato e plasmato come un grande agriturismo, dotato di tutti i confort moderni. L'idea di tenere una meditazione in questo luogo è nata dalla collaborazione tra la nostra Associazione "Idee infinite" e la direzione del centro, i cui responsabili si sono mostrati aperti ed entusiasti verso le iniziative di tipo olistico, accordandoci l'utilizzo dei numerosi spazi per organizzare futuri seminari, stage ed altre iniziative. Quella di oggi era stata pensata per gli utenti, un'offerta in più accanto a quello, tanto, che già offre questa struttura. La scelta del giorno si è però rivelata poco strategica perché troppo a ridosso della fase di preparazione alla partenza, per la prossima occasione quindi si proverà di martedì o di mercoledì, giorni più centrali e quindi psicologicamente più propizi. L'appuntamento di oggi è fissato per le 18,00. La giornata è da solleone, si fa fatica a respirare, Montevarchi sembra il Sahara, perchè oltre ad essere quasi deserto, spira anche un vento caldissimo che avvolge in una nuvola soffocante di afa. Partiamo dal negozio olistico, sono le 17,30, siamo in sei, gli altri ci aspettato su. Arriviamo al centro in poco più di dieci minuti, fermiamo le auto direttamente nei pressi del posto dove faremo la meditazione, un breve viottolo in discesa e siamo in uno spazio suggestivo, la sala cerimonie, un ampio salone a vetri con tavoli e poltrone con davanti un ampio cortile esterno coperto ed un bel prato che affaccia direttamente sulla valle dell'arno, un panorama da togliere il fiato, non per l'afa, stavolta, ma per il senso di profondità e vastità che suscita. C'è una gradevole brezza, la posizione del cortile è rivolta ad est e quindi il sole lambisce il bordo estremo del prato verso la valle, creando un gradevole gioco di luce e ombre. Ho portato con me lo stereo, non servirà, il locale ha in dotazione un potente complesso di amplificazione che diffonde, con un fitto sistema di altoparlanti, la musica sia dentro che fuori la sala; una della responsabili mi spiega il funzionamento, facciamo delle prove, il collaudo è positivo, non nascondo la soddisfazione per il fatto che non dovrò, ogni volta, portarmi appresso il mio congegno. Mancano dieci minuti alle sei, io sono sul prato, gli altri, che erano rimasti alla reception per ricevere i ritardatari, cominciano ad arrivare alla spicciolata, giù lungo il sentiero, mancano ancora due persone, che arrivano con qualche minuto di ritardo, una di queste, per farsi "perdonare", porta un vassoio di dolci!. Non cè la partecipazione di stranieri, per i motivi già detti, sarà per la prossima volta. Almeno per oggi non abbiamo il problema di tradurre le mie istruzioni, apprendo però che una della presenti, Monica, parla correntemente l'inglese, la nomino subito traduttrice ufficiale per il prossimo gruppo. Breve ma accurata la presentazione della meditazione anche perché alcuni dei presenti non la conoscono, e c'è anche qualcuno che non ha mai meditato. La kundalini l'ho eseguita e guidata numerose volte, ma il battito delle percussioni iniziali che invita allo scuotimento, provoca sempre qualcosa di nuovo e di diverso, chi è nel gruppo, il posto stesso, le condizioni del conduttore cambiano e quindi l'esperienza è sempre unica e originale. Un incidente tecnico tra il primo e secondo tempo della meditazione, crea un certo imbarazzo, ci vogliono alcuni minuti perché io convinca il lettore cd a darmi la successione esatta dei brani, il gruppo però reagisce benissimo, resta fermo quando c'è silenzio e ricomincia quando si riavvia la danza, dando vita ad uno stop and go fuori programma, alla fine la musica parte senza altre interruzioni. Il giardino è lì a due passi e invita, uno alla volta ci spostiamo sull'erba a danzare a piedi nudi, intorno agli alberi, dentro la fascia luminosa del sole, il ritmo si fa incalzante e la danza diventa vibrante, scatenata. Il suono delle campane del terzo tempo, si mescola alla danza, senza soluzione di continuità, una volta ricomposti nella seduta classica, subentra l'attenzione, la concentrazione verso il tumulto di emozioni che esplode dentro. Qualcuno è commosso, altri sembrano seguire immagini interiori, chi è perfettamente immobile senza espressione e chi sembra cantare interiormente il mantra sonoro che si dipana nella fase finale dell'ascolto. E' il momento più intenso e toccante di tutta la meditazione, l'energia ritorna, si ricompone dopo aver attraversato tutto il corpo, e lo fa attraverso il Cuore. La fase finale del silenzio celebra il ritrovato equilibrio tra l'energia e il corpo.Al suono del terzo gong che chiude la meditazione, lentamente ognuno, con i suoi tempi, ritorna al momento presente, come da un viaggio in un'altra dimensione, gli sguardi, più profondi, si cercano, in uno scambio di conferma, si sorride, i volti sono distesi, luminosi. All'improvviso parte una musica rock in modo esplosivo, un altro fuori programma, che però risulta gradito, al punto che qualcuno riprende a danzare, è il solito lettore multiplo che, a random, ha deciso di farci ascoltare un altro brano di uno dei tanti cd in dotazione. Intanto vado a recuperare il mio cd, ma l'operazione mi impegna più tempo del previsto; il lettore è di quelli con inserimento a cassetta, interrompo il brano rock sfumandolo, e recupero il cd. Nel rimettere la cassetta nel vano, però questa si incastra e resta lì beffarda, non entra e non esce, dopo vari tentativi di forzarla, uso la strategia yin yang e riesco a estrarla, prudentemente la lascio lì in bella vista. Ritorno al gruppo e trovo tutti assorti a scambiarsi sensazioni e impressioni, di lì a poco qualcuno ci lascia per impegni in serata, con gli altri si resta a parlare sia sull'esperienza vissuta che degli impegni e progetti futuri. Ci avviamo verso il parcheggio delle auto, su al ristorante stanno cenando e ci arriva un profumo delizioso e invitante, è deciso! al prossimo appuntamento ci concederemo oltre che al piacere dell'anima anche a quello della gola.
Ed ecco le impressioni di un partecipante:
E' stata una bella giornata, si è mossa tanta energia e il posto ha "risposto" benissimo, l'esperienza continuerà, l'unico elemento che è mancato, forse, è la condivisione finale di gruppo, ma quello che uno dei partecipanti mi scrive, successivamente, in un messaggio e che riporto previo suo consenso, la rappresenta degnamente: "vorrei ringraziarti per la bella meditazione kundalini, non l'avevo mai fatta, ne avevo letto le modalità in un libro di Osho, fino all'ultimo ero in dubbio se partecipare o meno, perchè non pensavo di essere in grado di farla, l'esperienza era mooolto al di fuori della mia zona di "comfort", in più essendo piuttosto timido, per me quello che dovevo fare era estremamente difficile, ma sono venuto ed ho fatto bene!!! Il primo esercizio non mi è riuscito molto bene, non riuscivo a lasciarmi andare, quando però in alcuni momenti ci sono riuscito, le gambe si muovevano da sole, era come se avessero vita propria, per il ballo poi, ho tenuto gli occhi chiusi, anche perchè altrimenti mi sarei vergognato, poi piano piano sono riuscito a lasciarmi andare, mi sono lasciato dondolare seguendo la musica e devo dire che mi ha fatto molto bene, perchè mi ha "scaricato". Quando ci siamo distesi è come se avessi "spento l'interruttore", da un momento all'altro la mia mente era in completo silenzio, ero in un posto bellissimo, un vuoto pieno di gioia, mi sentivo benissimo è stata una sensazione difficile da descrivere a parole, ma meravigliosa, il bello è che ero "in presenza" come non lo sono mai stato, tutti i suoni che sentivo era come se fossero veri e amplificati, io ho problemi di udito ci sento un pò meno del normale, ma ho sentito parlare una signora in lontananza che discuteva con il marito e i figli, alcuni uccellini che sembravano vicinissimi, poi il rumore delle gomme di una macchina di passaggio sulla strada sterrata, era come se sentissi il rumore di ogni sassolino che veniva mosso dalle ruote. E' stata un'esperienza meravigliosa!!! Non ho mai fatto prima niente del genere e non so se tutto ciò che ho sentito è frutto della mia immaginazione, ma è stato bellissimo"