Il Sole dentro
E' piuttosto strano guidare un gruppo composto da tutti sannyasin e soprattutto da un conduttore conosciuto come Surdar. Succede anche questo dopo anni di incontri ed eventi incentrati sulla meditazione. L'evento di oggi, "Il Sole dentro", può contare su una struttura all'altezza della situazione, con la possibilità di utilizzare spazi chiusi, come la hall nella quale stiamo lavorando stamattina e su articolati spazi esterni dove nel pomeriggio ci sarà l'Aum meditation all'aperto.
La location offre inoltre la possibilità di consumare il pranzo e volendo la cena utilizzando una cucina naturale a conduzione familiare. Utilizzando prodotti biologici e biodinamici coltivati sul posto.
E si può contare su una giornata di sole pieno appena coperto sporadicamente da nuvole ballerine. Il caldo tendenzialmente afoso è mitigato, a tratti, da folate di vento confortevoli. Tutte belle energie presenti oggi. In mattinata quattro del mio gruppo più altri tre tra i quali Surdar. Nel pomeriggio altre 12 persone che in parte danno il cambio a quelle del mattino, anche in questo caso per la maggior parte di tratta di sannyasin, in pratica è il gruppo Surdar Aum Meditation, al quale poi mi aggrego io e altri due del mio gruppo.
Una parentesi inedita a metà mattinata con le vibrazioni sonore dei gong e della campane tibetane di Tashi e la vocalizzazione sonora che, incredibile a dirsi, mette in crisi uno dei presenti che si ritira affermando che è troppo......!
Poi tutti a tavola, una struttura stavolta rettangolare molto lunga e stretta rispetto al quadrato grande e perfetto delle altre occasioni, mi viene su di chiedere il perché di questo cambiamento ma il mio resta solo un pensiero inespresso, c'è da appagare il peccato di gola. E' una vera armonia per gli occhi e per il palato, pasta fredda, cous cous vegetariano, bruschette al pomodoro, cavolo al forno con besciamella, crostata e per bagnare il tutto, vino, acqua di fonte e a richiesta birra. Ci sarebbe anche il Tiramisù ma qualcuno fa osservare che in realtà ci tirerebbe tutti giù e non è il caso vista la performance impegnativa che ci attende.
Un buon caffè a miscele varie viene somministrato a tutti per riattivare i riflessi sinceramente appannati. Nell'attesa della preparazione "logistica" dell'Aum, qualcuno approfitta per farsi un sonnellino breve ma intenso....
Lassù in pieno sole si armeggia sullo spiazzo di finto parquet (in realtà si tratta di granito lavorato così finemente da sembrare legno vero), si montano i due gazebo che cercheranno di fare un po' di ombra e una cassa auto alimentata da 100 wat, che comincia quasi subito a vibrare invitando alla danza preparatoria.
Alla spicciolata quasi a fatica ci si raduna sullo spiazzo, cercando disperatamente uno spicchio d'ombra, solo alcuni temerari, per lo più donne, si concedono voluttuosamente al sole. L'abbigliamento già di per se estremamente leggero, lascia il posto, via via che ci si addentra nel lungo e impegnativo percorso nel tunnel delle emozioni, a sempre più ampi lembi di pelle nuda, fino all'apoteosi del "Buddha che ride" dove si scatena una vera e propria bagarre di frizzi, lazzi, risa, divertimenti, dispetti, sfotto e nell'occasione docce ristoratrici anche se improvvise ed "esplosive", alla fine si resta in costume da bagno, manca solo il mare ma la pozza d'acqua che si è formata sul pavimento ora levigato e scivoloso, consente dei tuffi estemporanei ai limiti dell'autolesionismo. Tutta la scena è sapientemente immortalata in foto e mini video, dallo smart di turno, ovviamente destinazione Facebook. Così bagnati fradici e pieni di carica esplosiva si passa alla fluida sensualità di corpi che danzano e si sfiorano con grande dolcezza e intimità.
Questo step, che a detta di tutti è sempre troppo breve...., lascia il posto alla sacralità cosmica del suono OM che riverbera nello spazio, raggiunge gli alberi e vibra insieme ad essi in un unico suono primordiale. Infine la sacralità cerimoniale del Namastè sigilla la riscoperta di se.
Le sorprese però non sono finite. Dopo un dolce intervallo condito di Tiramisù e stimolato da altro caffè, si staglia nel tramonto una imprevista cerimonia di acquisizione del Sannyas: fiori, cuscini, colori, mala, tanta emozione/commozione e danza sfrenata per i due nuovi sannyasin. La giornata non poteva finire meglio, una celebrazione di gioia, allegria, espansione, connessione cosmica e mille altre cose ancora. Un momento di grande, bellissima manifestazione di Amore e Amicizia.