Espansione dell'Amore

Il 21 dicembre è passato e siamo ormai oltre la soglia, nello spazio della trasformazione e del cambiamento. Nuove prospettive si delineano, così come un diverso approccio alla realtà. L'incontro di oggi, 22 dicembre, è una verifica di questa nuova condizione. Il gruppo è pronto e numeroso, oggi siamo in 18, con nuovi arrivi e la presenza di 5 maschi, accolta con favore dalle donne che compongono la stragrande maggioranza di questo bel gruppo. C'è un indiano, nuovo a queste esperienze, anche se ha praticato yoga fino a pochi anni fa iniziando in tenera età, un brasiliano, caro amico e collega, maestro di meditazione guidata di tipo sciamanico. Tra i nuovi ingressi: una praticante di "Tai Chi", che ha deciso di confrontarsi con le meditazioni attive e un'operatrice olistica specializzata in "Craniosacrale". Non si poteva desiderare di meglio per l'incontro più importante dell'anno, che prevede un lavoro dedicato completamente al Cuore. L'ultima seduta del 2012, un anno particolare, ricco di esperienze intense, nuove. Durante il quale si sono aperti nuovi canali, sono arrivati messaggi, si sono attivate energie, con un ritmo a volte sostenuto e costante, altre volte sinusoidale. Un anno vissuto all'insegna della totalità, del ritmo della vita. Performante, per chi scrive, la gestione di questo gruppo in quest'ultimo anno, in termini di crescita e maturazione personale, a specchio con quella del gruppo, che ora è armonico, coeso, sinergico. Un gruppo, come ho detto anche in altre occasioni, che ha un'anima propria, grazie alla diversa impostazione delle dinamiche tra me, il gruppo e i partecipanti tra loro.

Per celebrare degnamente l'evento ho scelto il rituale del solstizio d'inverno e una bellissima meditazione sul Cuore, di Osho. Il gruppo ha risposto da par suo, sono presenti quasi tutti gli iscritti, che mostrano di sentire molto questo incontro, me ne rendo conto, quando entro nella sala (che da oggi chiamerò la nostra Buddha Halle), dall'energia forte e avvolgente che mi arriva, dai sorrisi, dall'espressione dei volti nei quali si legge attesa e voglia di sperimentare. Per l'occasione abbiamo creato, al centro della sala, un piccolo spazio cerimoniale con tappeto rosso, corona di vischio, un piccolo tronco d'albero e tre candele.

E' sorprendente come, una scenografia così semplice, cambi l'atmosfera e predisponga l'animo ad un lavoro più intimo, spirituale, sacro. La presenza di quel "testimone" nel centro della sala, induce a formare il cerchio in modo naturale, tutti, infatti, sono già sui loro rispettivi tappetini, seduti, sdraiati, o affaccendati a preparare la postazione. L'insieme mi scucita una sensazione, gioia, gratitudine e affetto insieme.....la sala piena è un colpo d'occhio che riempie il cuore. Quando presento il programma del pomeriggio non riesco a trattenere una certa commozione. Che sarà il leitmotiv di tutto l'incontro. Sdrammatizzo con qualche battuta ironica e scherzando un po' con tutti.

Iniziamo con i soliti dieci, quindici minuti di attivazione energetica. Stavolta però lascio che una sinuosa e accattivante musica indiana inviti i presenti a incontrarsi con se stessi e con gli altri. La scioltezza dei movimenti, gli occhi chiusi di quasi tutti i presenti, l'occupazione dello spazio, l'incrociarsi dei corpi che disegnano ricami naturali sul parquet, indicano una predisposizione e una vitalità particolari nel gruppo, oggi.

Intanto che prosegue il "riscaldamento", accendo le candele. E' magico vedere come una fiamma accenda l'altra con dolcezza e velocità insieme, un cedere energia senza perderne, una fiamma che compare all'improvviso, dal nulla, e lascia intatta l'altra. E' già meditazione!

Arriva il momento della celebrazione.....perfezioniamo il cerchio, ci stringiamo intorno al vischio e alle fiammelle, spengo le luci centrali e l'atmosfera si carica subito di qualcosa che è la somma di tutti noi e al contempo di quello che ci contiene tutti. La meditazione guidata "Purificazione del Cuore al tempo di Yule" è breve ma profonda, coinvolgente, ci porta nello spazio del cuore e al contempo ci lega alla terra, come musica di sottofondo ho scelto quella di Nirodh Fortini, sul quarto chakra. La mia voce che guida è spesso bloccata dall'emozione, non è nelle mie corde la meditazione guidata, però è ugualmente eccitante e stimolante il confrontarsi con questa esperienza. Il legame magico tra noi si consacra col prenderci per mano e formare un cerchio di energia. Pochi secondi, tre respiri condivisi e la circonferenza è li davanti e dentro ognuno di noi, fluttuante e vibrante a saldare le nostre intenzioni. Dopo la parte recitata che crea un contatto "visivo" con le nostre più profonde emozioni, la meditazione prosegue con la parte musicale che ci consente di curare amorevolmente il Cuore e ripulirlo di tutte le scorie accumulate che la madre terra, provvede poi ad assorbire. Quando il "lavoro" è terminato, il Cuore è ripulito, lucido, di nuovo splendente, pronto a ricominciare il suo lavoro di mediazione, nel frattempo ci ha donato ulteriore spazio di consapevolezza. I tre tocchi del cimbalo concludono la celebrazione, restiamo ancora alcuni minuti a fissare la luce della candele e a "fissare" dentro di noi questa nuova dimensione. Quando sento che tutti sono "tornati" e "presenti" riaccendo le luci.

La condivisione che segue riflette quanto è accaduto nell'intimo di ognuno, delle diverse condizioni, qualche cuore è tornato a splendere, altri si rivelano teneri e fragili, altri sembrano sciogliersi. In ogni caso la sensazione è di essersi incontrati con la dimensione più intima di se, fisicamente resta un senso di vuoto, di peso, di leggerezza e altro ancora, al centro del petto.

Tutti comunque nel Cuore e quindi, pronti per far esplodere ed espandere quello spazio con la meditazione osmotica che segue: Osho Hearth Meditation, prima esecuzione assoluta per il gruppo e, per quel che so, anche poco eseguita in genere. Una breve pausa mi aiuta a preparare lo spazio, decdso di lasciare il "testimone" lì al centro, con le candele accese e di eseguire la meditazione al buio, come naturale prosecuzione e sviluppo di quella precedente.

La Osho Hearth Meditation è una meditazione, come si dice in gergo, "tosta", tutta giocata sulle emozioni, la sublimazione della sofferenza e del dolore, la sua trasformazione in gioia e gratitudine, una "trasmutazione", trattandosi proprio di un processo alchemico. Anche il respiro è protagonista, tutto incentrato sul quarto chakra. Quattro fasi che non seguono una struttura precisa ma un libero fluire. Lo stesso Osho, al riguardo, dice "Ogni individuo è così unico che non può essere data nessuna mappa assoluta, solo suggerimenti, vaghi suggerimenti, indicazioni. Non sei obbligato a seguire queste istruzioni. Comprendile, assorbile.....e non seguirle in modo fanatico. Non dire <questo deve essere così. Se non è così, allora non la seguirò, allora qualcosa è sbagliato> Sarà qualcosa del genere.....Avrà una fragranza simile, ma non sarà esattamente lo stesso: simile sì, ma non lo stesso. Uno deve esserne consapevole" I quattro stati sono: Nel cuore, pochi minuti intensi di centratura nel cuore e nel respiro del cuore; Comincia con te stesso, elaborazione della propria sofferenza, del dolore, delle ferite, assorbimento e accettazione e quindi trasformazione della stesse in gioia e beatitudine. Includi tutta la gente del mondo, stesso procedimento del secondo stadio ma allargato allo spazio degli altri e del mondo intero. Ritorna a te, distogliere completamente l'attenzione dal mondo e persino da se stessi.

A questo punto sono solito, inserire le sensazioni e le emozioni evocate dalla meditazione, stavolta lascio spazio ad un "resoconto" diretto, sperimentale, di uno dei partecipanti (che mi autorizza a pubblicarlo), che dà l'idea di quello che è accaduto durante e dopo questo processo evocativo:

"Questa meditazione è stata una cosa eccezionale non so come ringraziarti per questa esperienza...ieri ho toccato il cielo con un dito!!! La prima parte è andata liscia, nella seconda parte quando ho iniziato a portare nel cuore tutto ciò che mi ha fatto soffrire tutte le persone che mi hanno fatto del male ho iniziato a sentire un dolore al cuore.... poi ho chiesto al mio cuore di tramutare la sofferenza in gioia e amore e riversarlo a tutti quanti noi....a quel punto ho sentito crescere un'energia, una forza dentro di me che a un certo punto è uscita fuori di me come un ondata forte come uno tzunami... mi ha lasciato senza fiato...nella terza parte quando ho fatto entrare dentro il mio cuore tutta la sofferenza di questo mondo... mi sono chiesto ma come posso farlo.... una voce dentro di me mi ha risposto che potevo farlo perchè avevo un cuore grande..... allora ci ho provato ed ho sentito una pena immensa, ma quando poi ho chiesto al mio cuore di trasmutarla in gioia e amore e reinviarla a tutta la terra a tutti e 7 miliardi di persone e anche alla madre terra che ci permette di vivere su questo pianeta.... è iniziata a crescere dentro di me un energia incontenibile.... indescrivibile, meravigliosa, tremavo tutto dalla testa ai piedi e ho iniziato a piangere perchè non riuscivo a contenere questa cosa era troppo grande è uscita ad un certo punto fuori di me con una forza enorme.... adesso sento un vuoto dentro di me... mi manca questa gioia e amore che ho provato in quel momento e che non sapevo più dove iniziavo e dove finivo... se prima avevo qualche dubbio su di me, adesso non ne ho più.... ho tanto da imparare e da capire, e quello che ho provato forse è la risposta ad una mia richiesta che ho fatto 2 giorni fa all'universo ho chiesto una prova tangibile perchè non ho molta sensibilità.... pensa che quasi non volevo venire, perchè l'ultima volta sono stato li bloccato come un baccalà.... la tua telefonata mi ha fatto decidere di venire non so come ringraziarti.....veramente GRAZIE DI CUORE per questa esperienza, non so se mai potrò rivivere una cosa simile......ma adesso so che siamo molto più di ciò che pensiamo di essere e so che c'è di più di quello che vediamo......oltre la nebbia c'è il sole e c'è sempre, anche non possiamo vederlo!!!!!

E la mia risposta:

"Pensavo di buttare giù il resoconto di questa bellissima esperienza, ma a questo punto lo hai già fatto tu, quello che scrivi è esattamente ciò che la meditazione si proponeva di far accadere dentro ognuno di noi , ovviamente con sfumature e aspetti diversi. Osho dice che non devi aspettarti nulla dalla meditazione.....perchè accade da sola. Se l'altra volta ti sei sentito un baccalà, ieri eri presente e vivo, è così che va la via della consapevolezza, momenti di gioia ed estasi altissime ed altri di immobilità e vuoto, ma in quel vuoto così come nella gioia e la beatitudine, c'è tutto quello che hai sempre cercato, la tua reale identità, perchè chi sente quel vuoto o quella immobilità o estati e beatitudine e si identifica con esse, è sempre e comunque il testimone, colui che osserva, la reale identità. E a te che devi essere grato per esserti concessa questa possibilità".

Durante la meditazione, io che sono alle spalle del cerchio nel buio, sento tutta la fragranza di Amore e Gratitudine che sale dal gruppo e mi avvolge come vento vorticoso, potente, suscitandomi una commozione intensa che, da tempo, non sperimentavo.

La stupenda esperienza si conclude con una condivisione di quelle che non di dimenticano, dettate dal puro sentire, dirette, oggettive, non mediate, emozionalmente coinvolgenti. Guardo l'ora, siamo ampiamente fuori tempo, ma a nessuno importa, si resta a parlare e a condividere le sensazioni. Alla fine qualcuno suggerisce di organizzare qualcosa per l'ultimo dell'anno, per tenere viva questa bella energia, intanto ci diamo appuntamento per il 12 di gennaio 2013. La soglia è oltrepassata, occupiamo un nuovo spazio di sperimentazione, sta a noi utilizzarlo nel modo più proficuo.