Danza dei Chakra

Tutto è cominciato un mese fa, il primo giugno, alla fine di un intensa giornata di lavoro in quel di Sesto, doveva essere l'ultima seduta prima della pausa estiva, mi viene chiesto di organizzarne un'altra ai primi di luglio. Date le temperature, decido di cambiare location e di trasferirci a Montevarchi allo Studio Caroline, ambiente decisamente più ampio e più fresco, la proposta viene accettata, ma l'imbarazzante capacità della vita di essere imprevedibile e paradossale, fa sì che proprio quelli che avevano chiesto la proroga poi non sono venuti.

Per l'occasione ho pensato ad una seduta snella, più spazio alle condivisioni, meno meditazioni e sessioni, si lavora sui chakra. Questa scelta è maturata in me negli ultimi mesi, frutto di riflessioni sul legame tra i chakra e il tantra, trattate ampiamente in altri scritti. Ho pensato all'evento e al suo titolo un mese prima "La Danza dei Chakra". Il programma come sempre si è sviluppato d'intuito e comprende i 5 ritmi come apertura, a seguire la collaudata Osho chakra breathing con la variante dell'esecuzione a coppia, pausa pranzo, quindi Chakra Dance, che se ben ricordo è stata eseguita una sola volta dal gruppo, infine la meditazione a coppie creata per l'occasione "Comunione dei Chakra". Un programma, sulla carta, tutto sommato soft.

Cominciamo con l'altalena dei partecipanti, nel corso del mese, una vera e propria danza di adesioni e defezioni. Si presenta il solito "problema" della maggioranza di donne, al punto che a una settimana dall'evento era molto probabile un cambio di programma. L'energia però fa sempre il suo corso e accade ciò che deve accadere. Una coppia che era certa, da disdetta la sera prima, allo stesso tempo un'altra coppia si iscrive, infine, a sorpresa, si unisce al gruppo, all'ultimo momento, il quarto maschio, che viene da Bologna. L'energia rimescola le carte mettendo sul tavolo una combinazione vincente, quasi parità tra uomini e donne senza che io avessi fatto nulla se non pensare di cambiare il programma!. Alla registrazione di domenica mattina i partecipanti sono undici: quattro uomini e sette donne, Nel pomeriggio arriverà l'ottava.

Come testimone, per il classico giro di presentazioni, uso un tamburello, poi tutti in piedi per eseguire i "5 ritmi", scelta per dare una profonda scossa all'energia di base e un primo contatto con i chakra attraverso la danza e la visualizzazione, durante l'esecuzione, utilizzo la voce per stimolare il ritmo e "suggerire" le visualizzazioni. Mi rendo conto, subito che quella di oggi è una 5 ritmi particolare, tutti i meditatori sono totali, non hanno esitazioni o pause. Perfettamente allineati ai contenuti degli step con un armonioso e potente alternarsi di ritmi antagonisti, fino al "Silenzio" finale da brividi, durante il quale il Latihan coinvolge e lega tutti i presenti.

Meditazione impegnativa, aerobica, con cambi di ritmo, che coinvolge il corpo e la dimensione interiore facendoli interagire, noto, dopo ogni step, fatica e sofferenza sui volti di tutti, ma anche tanta determinazione E' il segnale che il gruppo c'è, funziona e promette scintille.

Breve pausa per elaborare l'effetto della danza, poi si riparte con la Osho Breathing. Per renderla più "stimolante", si esegue a coppie, mettendo quindi nel gioco il ritmo e la sintonia tra i partner. L'esecuzione è "sentita", non buttata lì, nessuno si risparmia. Nella prima "risalita" ci sono esitazioni e cedimenti, c'è ancora molta mente e la presenza del partner, di fronte, non facilita il compito! Alla seconda va meglio le coppie entrano in sinergia; nella terza, si raggiunge il top, il ritmo diventa veloce, lo scambio nei chakra centrali perfettamente sincronizzato, tutte le coppie hanno lo stesso ritmo e sono magicamente collegate tra loro. Quello che arriva a chi è fuori è un'onda d'energia di una intensità commovente.

Dopo la pausa pranzo condividiamo tutte le sensazioni ed emozioni del mattino che risultano collegate tra loro da un disegno armonioso che ha come elemento comune la trasformazione e il cambiamento. Segue la meditazione simbolo del workshop "Chakra Dance", bellissima meditazione tantrica, un contatto diretto con i chakra da soli e a specchio con gli altri in step alternati; esplodono sessualità, seduzione, raccoglimento interiore, affermazione di se, condivisione incondizionata dell'amore universale e salto finale verso i chakra più alti per sperimentare la luce interiore e l'incontro con il divino che è in se. Nello step dell'amore universale, prende vita una coreografia gioiosa, nelle movenze e nei gesti dei danzatori emerge il bambino giocoso che piroetta, organizza girotondi, cerchi concentrici che si intersecano e si aggrovigliano, girandole veloci accompagnate da grida e risate. Il gruppo straripa di energia è autonomo e gestisce da solo i suoi ritmi. Nell'ultimo step fioriscono melodie eteree e ultraterrene, che producono uno stato di trance. Alla fine i danzatori si lasciano cadere assumendo posizioni che rispecchiano il loro stato interiore, una, in particolare, assume la posizione fetale, fa fatica a respirare e me lo comunica con un filo di voce, ha un blocco all'altezza del terzo chakra, e sul volto un'espressione di sofferenza vorrebbe piangere ma non ci riesce, la sensazione è quella di una emozione troppo forte da gestire. Interveniamo in due le stiamo accanto per un po', la tocchiamo in alcuni punti e comincia a sentirsi meglio, il blocco lentamente si scioglie, avverto che ha bisogno di attenzione e protezione come una bambina spaventata, esorto i maschi presenti a starle intorno e coccolarla, la mossa si rivela decisiva e risolve al meglio la crisi.

Concedo quindici minuti di pausa per consentire a tutti di "ritornare" completamente. La giornata si conclude con la meditazione inedita "La Comunione dei Chakra", nella stesura del programma ho "seguito" un percorso organico e strutturato anche se, come sempre, non è stato intenzionale ma intuitivo, si è creato praticamente da se: primo contatto con i chakra in solitudine, chek up degli stessi a specchio con l'altro, alternanza di solitudine e confronto, comunione finale. Finora i risultati hanno superato tutte le aspettative. Chiedo ai presenti di formare le coppie evitando però di scegliere lo stesso partner della mattina.

La sessione prevede uno scambio prolungato di energia tra i chakra maschili e femminili, in alternanza di intensione e respiro, in pratica un esercizio che nel tantra è definito l'onda dei chakra, riveduta e corretta per darle un tocco di sperimentazione nuova. Le coppie si formano in modo naturale senza indecisioni, la scelta avviene d'istinto, tutto il lavoro fatto fino a quel momento ha tessuto una rete sinergica che esclude l'intenzione e la mente. Le coppie sono tutte polarizzate, tranne una, le due donne si sono scelte di slancio quasi prima che io dessi il via. Chiedo se hanno problemi a lavorare in coppia o preferiscono farlo da sole, decidono per la coppia e una delle due decide di "fare la parte del maschio" perché dice che in questo momento lo sente predominante dento si se. Posso affermare che mai esperienza è stata più incredibilmente intensa, performante e potente di questa sessione, le difficoltà inziali via via che si sale con i chakra vengono superate da tutte le coppie che lavorano in sincronia perfetta, in modo particolare quella femminile. Vedo che le due donne si perdono l'una nell'altra in un viaggio interiore, la meditazione dura poco più di quaranta minuti ma sembra eterna, interminabile, gli step si succedono l'un l'altro e ad ogni passaggio si avverte il cambio di polarità, la posizione è molto vicina a Shiva - Shakti c'è voglia di contatto fisico, che si accentua mano a mano che si sale verso l'alto, dal sesto chakra in poi le fronti si toccano a chiudere un virtuale circuito. La musica a un certo punto sfuma, ma le coppie restano legate per altri lunghi e intensi minuti, soprattutto quella femminile, entrambe le donne già durante la sessione avevano dato l'impressione di essersi incontrate in una altra dimensione, totalmente in sintonia energetica. Dopo alcuni minuti il suono dei cimbali segna la fine della sessione, chiedo a tutti di condividere col partner. L'intensità della sessione ha lasciato il segno in tutti, ci vogliono lunghi momenti di contatto, condivisione e abbracci per stemperarla, la sensazione che prevale in tutti e la gratitudine per la bella esperienza condivisa. Questo workshop mi ha sottoposto a prove del tutto nuove, la difficoltà a gestire un gruppo animato da energia propria, la misura della capacità di reagire e gestire situazioni critiche. Faccio fatica ad elaborare quello che è accaduto in questa incredibile giornata, sono consapevole tuttavia di avere varcato la soglia di un nuovo e più impegnativo spazio di sperimentazione.