Comunione dei Cuori

Ci tenevo in modo particolare a questo incontro, perché c'era da sperimentare una nuova meditazione. E per il particolare momento critico che sta attraversando il nostro pianeta, muovere tanta energia d'amore e di gratitudine. La meditazione, per come è strutturata, richiede la presenza di un buon numero di partecipanti, ma come ormai è atteggiamento consolidato, non si è dato troppo peso a questa condizione per non trasformarla in aspettativa e ansia, si è lasciato che le cose andassero come dovevano senza forzare, pronti a cambiare programma in caso di mancanza di numeri. E questa attitudine ancora una volta ha pagato, l'energia si è mossa da se e abbiamo avuto adesioni fino al giorno prima dell'incontro, anche da persone nuove, mentre quelle già inserite ne hanno portate delle altre. Alla fine sabato pomeriggio alle 16,30, poco prima di iniziare, sono presenti 16 persone + il sottoscritto. Un numero mai raggiunto prima, neanche quando si lavorava in coppia con l'iniziativa "Sogni e Corpo". Il numero di presenti e l'esperienza nuova che stiamo per vivere mi trasmette un senso di piacevole tensione, che si trasforma presto in gioia e gratitudine per tutti i presenti che ringrazio con tutto il cuore prima di iniziare.
L'incontro è intenso, ricco di emozioni, di sensazioni forti e coinvolgenti. Sin da subito si percepisce che sarà una delle giornate più belle vissute dal nostro gruppo. Non c'è differenza tra nuovi e vecchi, i primi si integrano subito agli altri e si crea un clima di forte coesione. Al preludio della danza tribale, che utilizziamo spesso per il "riscaldamento", l'attivazione dell'energia e la centratura, l'aria si satura di un particolare colore, molto energetico, il colore rosso. Rosso come il telo sul quale poggia un cuscino a forma di cuore, anch'esso rosso, e una lampada rossa e un piattino con dentro 22 cuoricini rossi. Tutto disposto al centro dello spazio operativo intorno al quale sono sistemati 17 cuscini pronti per accoglierci in cerchio. I presenti, durante la danza, osservano quello strano arredo al centro della stanza, qualcuno gli danza intorno divertito, altri gli rivolgono un'attenzione dolce e particolarmente attenta.
Dopo una ventina di minuti di stop and go, iniziamo con una meditazione, già utilizzata nell'ultima seduta, e che è sembrata consona al clima e all'occasione: Il Bambù Cavo, il numero di presenti si presta a renderla sufficientemente intensa. I due gruppi si scambiano ruoli con fluidità, partecipazione e intensità, il vento è amorevole e giocoso, a tratti deciso ma mai invasivo, i bambù, teneramente disponibili al tocco, flessibili e radicati anche se dolcemente oscillanti. Lunghe le pause di "riflessione", tra un passaggio e l'altro, soprattutto da parte dei bambù, fermi e rilassati ad ascoltare le sensazioni che gli si agitano dentro, c'è chi resta diversi minuti immobile con un espressione di "vuota serenità" mentre gli altri sono già "tornati". Alla fine tutti apparivano sorridenti e appagati, a somiglianza di bimbi felici dopo un gioco piacevole e intenso. Ci concediamo poi un piccolo intervallo che ci consente di preparare la meditazione clou della giornata: "La Comunione dei Cuori" Non sto a descriverla tenendo fede al principio che le meditazioni, specie se inedite, non vanno descritte ma vissute direttamente. Quarantacinque minuti di un'intensità e forza oltre ogni previsione, il coinvolgimento è totale negli intenti e nel contenuto simbolico della stessa. C'è tanta commozione e partecipazione, soprattutto nei momenti più belli e coinvolgenti dove si toccano punte molto alte di apertura e condivisione. La celebrazione, perché di questo in fondo si è tratta, ha il suo momento più significativo e forte quando l'attenzione e l'energia di tutti viene elargita all'esterno, al mondo e a tutto quanto sta accadendo in questi ultimi tempi.
Al termine della meditazione, c'è un grande silenzio che dura per un lasso di tempo apparso interminabile, ma si può definire meglio come una lunga pausa nello scorrere del tempo, tutti restati immobili, concentrati e raccolti, per vivere questo momento nel modo più totale possibile. 
La condivisione che segue è un feedback intensissimo di tutto ciò che si è mosso a livello emotivo in tutti i presenti, prevale un senso di profonda gioia e gratitudine, unita a compassione e partecipazione, non manca il dolore, in alcuni dei presenti, che si trasforma però in gioia quando prende la forma del pianto e quando soprattutto la si vede emergere e la si può osservare.
Al termine tutti esprimono profonda gratitudine e ringraziamento per l'esperienza fatta con lunghi abbracci. Ci diamo appuntamento al 30 di aprile, per proseguire e sviluppare il tema sull'amore universale e la via del cuore.