Amore

Pomeriggio di sole, con una leggera nebbiolina che ogni tanto attraversa la piazza affollata di stranieri, la fontana da poco attivata, zampilla rumorosa e bagna tutto il selciato di pietra grigia. Siamo al secondo sabato dopo la pausa estiva. Stiamo raggiungendo la palestra con la certezza di essere ormai un pugno di volenterosi che solo la fede tiene insieme.
Ma c'è una profonda convinzione e fiducia, anche se sappiamo di essere al minimo storico, oggi, 5 persone me compreso, abbiamo però finalmente imparato a lasciar cadere le aspettative e vivere ogni momento di incontro di condivisione e di meditazione, in modo totale intenso come fosse la prima volta e aldilà di chi e quante persone vi partecipano. Del resto lo spirito del "punto permanente di meditazione" è proprio quello di fare da riferimento, di offrire un'opportunità a chi ha voglia di sperimentarsi, senza condizioni o contropartite. Mentre preparo come al solito la consolle per la riproduzione sonora, c'è un nuovo arrivo che porta a sei le presenze, manco a dirlo è una ragazza, che poi saprò essere di origine croata. La accogliamo con gioia. Si comincia in orario, l'intenzione era di eseguire subito la meditazione senza indugi che è guarda caso ancora una volta la kundalini, poi avverto nei presenti una certa rigidità e disagio, fa anche piuttosto freddo per cui riscaldo l'ambiente con alcuni esercizi preparatori, metto su della musica e danziamo per almeno dieci minuti con brevi intervalli di stop e di silenzio per entrare dentro e acquietare la mente, favorire la sensazione di esserci, di osservarsi. Molti al primo stop continuano a muoversi e a girare per la sala, al quarto si fermano di colpo e restano immobili.....si sono ritrovati. Si passa alla meditazione del giorno, ma prima di poterci arrivare passa più di una mezzora. Il pc non vuol saperne di partire perché si è inserito un petulante aggiornamento che continua a chiedere di essere attivato, sono costretto ad accontentarlo. Ma come fare per non raffreddare i presenti. Mi invento una vipassana, come fuori programma e così mentre tutti sono più o meno concentrati sul loro respiro, io riesco a far ripartire finalmente il programma (caro vecchio metodo del lettore cd che parte subito....). Spiegazione approfondita e particolareggiata della kundalini, soprattutto per chi non l'aveva mai fatta, poi si parte. La meditazione scorre via come un torrente di suono e di ritmo, il volume è alto, temo proteste di chi sta sulle nostre teste, ma non accade nulla, forse staranno meditando anche loro! Siamo pochi ma l'energia circola potente, qualche accenno di stanchezza, altri di distrazione ma sono solo momenti poi la musica incalza e il corpo la segue. Particolarmente toccante è la fase dell'ascolto dove quel suono magico fa da specchio a tutte le emozioni e gli stati d'animo che ci attraversano. Anche qui interviene un imprevisto, era già successo con la danza, una cliente entra e chiede notizie sulle iniziative della palestra, fa fatica a capire che stiamo meditando vede danzare poi intuisce e chiede scusa e va via ma approfittiamo per darle un nostro volantino, squilla un cellulare incautamente lasciato acceso da uno dei presenti che deve interrompere e andare a spegnerlo, ma la kundalini è più forte di ogni interferenza arriva in fondo senza problemi ricomponendo tutti gli strappi. Bella la condivisione finale tutti hanno qualcosa da dire; c'è chi ha visto passare davanti tutte le immagini che non avrebbe voluto vedere della sua condizione di adesso e che la danza le ha consentito di sentire la sua rigidità che si scioglieva; chi ha visto colori e ha sentito il corpo levitare e di avere la testa staccata e ferma da un lato (peccato poi che il suono del cellulare l'ha fatta ricadere al suolo e costretta a riprendere la sua testa!) ma questa coda le ha consentito di accorgersi di questo stato di essere testimone del distacco; chi ha provato una grande tristezza dando la colpa alla musica per poi intuire che la tristezza era tutta sua perché un'altra, all'opposto, commuove tutti dicendo di avere provato per la prima volta una sensazione di gioia e di amore, si è sentita amata e accolta da non sa cosa o chi, poi come un flash, comprende che è l'amore per se stessa che sta sperimentando per la prima volta. Un incontro di un'intensità rara. Ci salutiamo e ci diamo appuntamento per il 17 di dicembre celebreremo il solstizio d'inverno e si lavorerà sul sesto chakra con "Osho Shiva Netra"