Amare senza condizioni
Negli ultimi mesi i programmi dei workshop sui chakra li ho preparati con largo anticipo e arrivano fino al mese di luglio. Prima di allora li sviluppavo di mese in mese. Questa scelta però si è rivelata energeticamente negativa. L'avere messo nero sui bianco tutto quello che verrà fatto da ora a sei mesi, ha compromesso la genuinità dell'approccio agli incontri e all'attualità del qui e ora. Questo ha comportato una evidente "frenata" del gruppo, con immediata diminuzione di numero di presenze; in passato era accaduta la stessa cosa in relazione ai famosi pomeriggi del sabato.
E' chiaro che non è solo la formale stesura di un programma che influenza i dati numerici ma soprattutto dalla più o meno inconsapevole voglia di smettere.
Non ci sono dubbi sul nesso di causalità tra la sensazione di avere meno stimoli a fare i gruppi e il numero di partecipanti agli stessi.
Qualcuno al riguardo parla di ego spirituale, pure Osho ne ha parlato anche se non spesso, cioè di quella dimensione di personalità che è più evoluta dell'ego così come si presenta nella realtà diffusa nel rapporto con l'altro, e, se vogliamo, è anche più subdolo, perché ti fa credere di avere raggiunto una condizione privilegiata dall'alto della quale puoi osservare e decidere cosa è meglio per te e per gli altri, e ti fa credere di essere libero da schemi e che anzi sei tu a creare gli schemi.
La mia lettura è che una cosa manifesta ha energia di per se stessa, è come un fuoco di legna che se non lo alimenti e lo "sorvegli" si spegne, e se si spegne nonostante tu lo alimenti e lo sorvegli è perché quella cosa che si è manifestata ha bruciato se stessa fino in fondo come una candela, e non ha più ragion d'essere, in questi casi se hai compreso il meccanismo naturale lo assecondi, il fuoco divampa da un'altra parte di te o fuori di te e riprendi a sorvegliarlo e ad alimentarlo.
Lasciar accadere, lasciar scorrere queste affermazioni sono state ripetute forse fino alla noia ma vanno tenute costantemente presenti così come il cambiamento e la trasformazione, se le assecondi allora puoi sfruttare al massimo il momento espansivo della creatività divenendo parte di quel cambiamento e di quella trasformazione.
L'attaccamento ai programmi, alla tecnica, ai traguardi da raggiungere soffoca la fiamma creativa che non ha schemi o programmi ma risponde ad un unico e irripetibile anelito cosmico. Questa domenica primo marzo ho sentito con forza questa condizione e il programma che avevo preparato è saltato alla prima manifestazione corale del gruppo, che ha iniziato a pulsare di vita propria di intenzione propria con il suo rimescolarsi e fondersi con estrema gioia e naturalezza, il respiro naturale, lo sfiorarsi dei corpi, gli abbracci affettuosi e brevi o passionali e profondi si alternavano nello spazio della hall con incredibile naturalezza.
A quel punto mi sono detto, fatti da parte Premartha e lascia accadere, e così il programma ha preso forma attraverso l'agire del gruppo e dai segnali che arrivavano nel corso del workshop, un suggerimento che mi arrivava da qualche parte dentro o fuori di me, dentro o fuori del gruppo ed era sempre l'agire e il fare giusto per la sensazione di profonda gioia che ne derivava e che legava me e il gruppo come fossimo un'unica espressione energetica.
Ed è così che ci siamo ritrovati dopo la pausa pranzo a provare i massaggi a due e quattro mani e con grande stupore questo accadeva senza problemi e con grande naturalezza e fiducia da parte di tutti anche da chi era alla sua prima esperienza.
Danza, gioco, fluidità, apertura del cuore, trasformazione e contatto con gli altri, una rete armoniosa che si tesseva senza soste, lasciando liberi, ma creando un legame magico tra tutti. Emozioni e sensazioni che si esprimevano nel pianto, nel riso, nel piacere, in momenti estatici. In questo modo si è manifestato il potere del quarto chakra, il messaggio del padre e della madre, la fiducia e l'accettazione totale, il dono senza condizioni.
La lunga condivisione finale ha sancito l'armonia, l'intensità e la saggezza di questo giorno senza tempo e senza ego e senza alcun programma. "Amare senza condizioni" questo il titolo del workshop e stavolta ha avuto un senso soprattutto per me.