Visione globale
Ora sappiamo che è più che fiducia quella che ci induce a continuare a tenere vivo questo punto di meditazione permanente, non c'è il turbinio di ingressi dello scorso anno, ma quelli che ci sono, sono convinti, hanno voglia di sperimentare e di cimentarsi in questa ricerca interiore attraverso la meditazione. Siamo già al terzo incontro dopo la pausa estiva e nonostante la cadenza mensile e il tempo che intercorre tra un incontro, il gruppo tiene, ci sono quelli del mese scorso, più un ritorno e un nuovo arrivato. Siamo in otto a celebrare il solstizio d'inverno una meditazione guidata che ci accompagna in un percorso immaginativo verso la rinascita e la trasformazione. Prima però lavoriamo come sempre sul radicamento e sull'attivazione energetica, oggi utilizziamo un canto sacro degli indiani d'America, un ritmo cadenzato e lento, che invita a movimenti sinuosi e fluidi, adatti alle due meditazioni previste, sostanzialmente statiche dal punto di vista fisico ma molto dinamiche per l'energia mossa. La celebrazione di Yule, che ha come coreografia un ramo di abete e una candela bianca, ci porta dentro la nostra dimensione emozionale e ci consente di rivedere come in una pellicola tutto il vissuto di quest'anno che sta per finire e, in un crescendo, porta alla ripulitura del cuore da tutti i pesi emotivi, che vengono restituiti alla terra. La Terra che fa da ricettacolo ai dolori e alle sofferenze e ci accoglie nel momento del cambiamento e della trasformazione con la sua capacità catartica e rigeneratrice. Una meditazione breve ma intensa che ci prepara per quella successiva: "Osho Shiva Netra", una meditazione impegnativa, che prevede 40 minuti di concentrazione con l'alternarsi della fissità dello sguardo sulla fiamma della candela e l'oscillazione a occhi chiusi, ripetuto per tre volte un lavoro in profondità sul sesto chakra.
Al termine della stessa molti lamentano una certa sofferenza posturale e riferiscono difficoltà a concentrarsi perché la mente divaga e i pensieri si moltiplicano, questo però, d'altro lato, consente di diventare testimoni e al contempo consapevoli di questa condizione. Alcuni dei presenti dicono di avvertire un senso di "peso" al centro degli occhi come se qualcosa avesse creato un vuoto e l'impressione di essersi trasferiti totalmente in quel punto. Altri dichiarano di aver provato sensazioni particolarmente interessanti nell'oscillazione e poco o nulla nel fissare la luce se non una lacrimazione agli occhi. Tutti comunque definiscono l'esperienza interessante, le meditazioni suggestive e che dentro di loro è presente uno stato di profondo rilassamento e di "centratura". Durante gli abbracci e i saluti finali i partecipanti si dicono grati perché si offre loro l'occasione di fare questi tipi inusuali di esperienze e confermano la presenza al prossimo incontro che si terrà verso la metà di gennaio.