Su per i chakra

Siamo entrati nell'anno 2013 e le intenzioni del gruppo appaiono sempre più "serie". Cresce la coesione, la fiducia, l'affiatamento. Vedersi e incontrarsi fuori dal contesto della meditazione, la possibilità quindi di condividere, esternare le proprie impressioni e confrontarsi, si conferma strategia importante e paga in termini di continuità, di entusiasmo e di impegno. Conoscersi meglio consente di vivere gli incontri di meditazione in modo più complice, crea un'intesa particolare e una condivisione degli obbiettivi, rendendo stimolante e divertente sperimentare e verificarsi.

Questa giornata si annuncia scoppiettante, perché si riprende dopo la pausa delle festività natalizie e perché ci si è adeguatamente "caricati" nella riunione conviviale del giorno prima. Inoltre è prevista la presenza di due sannyasin, da Firenze, che rende l'atmosfera più frizzante e stimolante. Alle 16,30 ci siamo quasi tutti. La media di presenze è mantenuta, 15, le due sannyasin (ancora donne!) arrivano puntuali, nonostante non conoscano la collocazione della location, ci salutiamo "calorosamente", sono "cariche" e curiose di vedere come lavora il nostro gruppo. Con una della due ci si era conosciuti, un anno e mezzo, fa ad una festa del benessere ed era stata subito intesa e feeling, poi si era rimasti in contatto sul web. Oggi finalmente l'occasione di partecipare ad uno dei nostri incontri. In verità la "visita" è anche un pretesto per porre le basi per un evento di cui si parla già dall'autunno scorso: organizzare un Aum meditation qui a Montevarchi e le premesse sembrano esserci tutte.

La Buddha halle è calda, trabocca energia, anche perché fino a mezzora fa qui hanno danzato, in un saggio, un gruppo di bambine e ne approfittiamo per scatenarci anche noi in una danza tribale, canti sacri degli indiani d'America, venti minuti di ritmo e movimento totali, senza risparmio, l'energia giocosa ancora presente diventa contagiosa. Quando la musica sfuma siamo tutti pronti per iniziare il nostro lavoro.

Oggi, come prima parte, è prevista una meditazione basata sul respiro. Nel primo stadio, della durata di 10 minuti, colleghiamo il respiro ai vari chakra, appoggiano entrambe le palme della mani sui vari centri, in ordine crescente dal secondo al quinto. Nel secondo stadio, sempre di 10 minuti, si ritorna con le palme al secondo chakra e si immagina quel punto come sorgente del respiro e dell'energia del corpo. Lo scopo di questa tecnica è quello di rendere consapevoli dell'esistenza di questi centri energetici e della loro connessione con il respiro e quindi di percepire il corpo come fonte energia e sperimentare la capacità espansiva dello stesso. Come musica di sottofondo le prime due parti dal sesto chakra di Nirhod. L'esecuzione è intensa, sostenuta, da parte di tutti. C'è chi indugia su un chakra, piuttosto che su un altro, alla fine però quando la musica del primo stadio termina, tutti sono con le palme sul quinto chakra. Dall'espressione dei volti emerge il riflesso delle difficoltà incontrate nei vari punti energetici, una sorta di chakra test, una verifica individuale dei propri punti di forza e di debolezza. Anche la frequenza del respiro cambia durante l'esecuzione, diventa enfatica o sottile, rumorosa o del tutto silenziosa. Il secondo stadio è in pratica una verifica, un riscontro del "test" del primo stadio, tutta incentrata sul secondo chakra e quindi sui sentimenti e sulla sensualità. Al termine della performance, spontaneamente tutti di sdraiano (in verità qualcuno lo aveva già fatto, trovando più comodo respirare nella pancia stando disteso), il respiro finalmente "libero" da luogo a suoni ed esclamazioni tipici del rilascio di tensioni emotive. Dopo il suono dei cimbali, trascorrono diversi minuti prima di ritornare nella piena coscienza vigile. Una tecnica, breve, semplice ma molto efficace a giudicare dalla breve condivisione che segue, dove si argomenta di limiti, tensioni, sensazioni gradevoli e non, visioni di colori e altro.

Cinque minuti di pausa e si passa alla meditazione attiva del giorno "Chakra Healing Meditation", versione abbreviata di 45 minuti. Sette stadi di cinque minuti, uno per ogni chakra e dieci minuti di ascolto. In questo periodo stiamo sperimentando tutte meditazioni inedite o comunque raramente eseguite, ma impegnative e potenti, il gruppo risponde senza problemi, impegnandosi con entusiasmo e grande concentrazione. Questa di oggi impegna anche dal punto di vista fisico. Il primo stadio che è un vero e proprio "martellamento" del primo chakra, accompagnato dal grido "Buh!" Che richiama molto quello "Hu!" Della meditazione dinamica, una percussione che "sveglia" l'energia latente e la spinge a salire; il secondo stadio è una percussione meno incisiva ma altrettanto efficace, con entrambe le palme delle mani, del secondo chakra con l'emissione del grido haaaa!; particolarmente intrigante la terza fase, durante la quale nella totale assenza della musica, si deve stimolare la risata, liberatrice e catartica. Il compito si rivela arduo c'è disagio, si fa fatica, la risata è "forzata", ma col trascorrere dei minuti, inizia il contagio sonoro e le risa diventano più genuine e autentiche; il gong del quarto tempo ci introduce alla "carezza" lieve del quarto chakra, grande espansione del respiro che dal petto si diffonde intorno a 360 gradi con il suono prolungato ehhhhh!, con un ripiegamento del corpo nella fase di inspirazione. In questo modo, si innesca un respiro che è molto simile a quello circolare con conseguente rilascio di sonorità che richiamano il piacere estatico. Poi il quinto chakra, l'espressione, la comunicazione, si apre a un canto collettivo, monotonale, tante voci che mano a mano si mescolano fino a risuonare all'unisono, provocando brividi profondi, tutta la sala è un totale, forte e prorompete ohhhhh!. Impressionante anche il successivo om!, del sesto chakra, una vibrazione che attraversa tutti i corpi unendoli, nelle ultime fasi, in un unico elemento che vibra al suono primordiale. Infine il settimo chakra si apre e consente all'energia di prorompere come una cascata tutto intorno a noi, non c'è emissione di suono ma molta enfasi sull'espirazione specchio della sensazione di piacere che si sperimenta.

La parte finale dell'ascolto consacra e "salda" tutto il percorso di allineamento dei chakra, istintivamente si assumono le posizioni più rilassante e gradevoli per "godersi" la sensazione di ripulitura e armonizzazione dei centri energetici.

Trascorrono ben dieci minuti prima di tornare totalmente dal "viaggio". Attendo che tutti si siano "ripresi" per dare il via alla condivisione finale. Anche qui si accenna a visioni di colori, tensioni, fatica, piacere. In particolare, predomina la sensazione come di un qualcosa che parte dalla base della colonna vertebrale, l'attraversa tutta e fuoriesce nella parte alta della testa. La più suggestiva delle descrizioni al riguardo è "sembra di avere un triangolo sulla testa con la punta rivolta verso l'alto"......

Prima di salutarci si fa un accenno all'intenzione di organizzare l'evento Aum meditation, che viene illustrata brevemente da una delle due "ospiti", quasi tutti i presenti si dicono disposti a fare questa esperienza, resta da fissare la data e trovare gli accordi organizzativi con la location. Intanto ci si da appuntamento per il 19, non ci saranno le due sannyasin anche se dicono di essere propense a tornare se si dovesse fare, per esempio, la "Trance Dance"! Saranno sicuramente accontentate......intanto si dichiarano entusiaste dell'esperienza e piacevolmente colpite dall'energia del gruppo. Energia paragonabile a un'esplosione, tant'è che mi viene di postare su FB un'immagine di supernova con il commento: grazie gruppo....anche stavolta abbiamo fatto booom!