Rugiada e Silenzio

La domenica lascia il posto al giovedì per il consueto incontro di gruppo tra soci e non. La sede operativa è sostituita da un bel casolare di campagna con annesso spazio verde. Siamo a casa di Sabrina per la meditazione esperenziale "Io sono" attraverso lo specchio della natura.

L'appuntamento è per le 9,30. E' fresco ieri ha piovuto e l'erba e ancora bagnata. Arriviamo un poco prima degli altri e ci accoglie una gradevole frescura e un prolungato e agitato abbaiare di cani. Sono tanti uno per ogni abitazione e ci inseguono fino a quando non scompariamo alla loro vista entrando nel cortile della nostra amica.

Passano pochi minuti e arrivano tutti gli altri. Ci sediamo nel cortile in cerchio in un silenzio innaturale. Quei casi nei quali viene da dire che si ascolta il rumore del silenzio.

Ci si scambia qualche parola ci si presente poi si va su in campagna per la meditazione. La rugiada scivola sotto le scarpe e l'erba è più morbida del solito. Si fa fatica a sedersi il terreno e scosceso. Ci sistemiamo tutti più o meno in cerchio e si procede con una meditazione di centratura costruita sul respiro in sincronia con delle frasi declamate dalla conduttrice.

Comincia poi il giro dell'esplorazione introspettiva nello spazio verde per cogliere dall'osservazione di ogni più piccolo o grande particolare una sensazione, un messaggio, un riflesso di come ci si sente in quel momento. Mentre giriamo scriviamo su un foglio di carta una parola, una frase che colga il senso di quello che vediamo o sentiamo. Venti è il numero da raggiungere, tempo 20 minuti. Tutti più o meno rientrano nei tempi e tornati in cerchio ci viene chiesto di costruire una narrazione utilizzando quelle stesse parole.

Mezz'ora di pura creatività, stimolati dalle frasi e parole collegate con stati d'animo. Subito mi si para davanti il mio vissuto evolutivo per l'ennesima volta ma da un'angolazione diversa e con elementi nuovi fissati da ulteriori esperienze nel frattempo maturate.

Nella terza fase il lavoro di ognuno va nelle mani di un altro scelto a "caso" utilizzando dei numeri e questi appone sotto lo scritto una breve riflessione che gli suscita il racconto.

Nella condivisione finale nessuno legge la propria narrazione ma condivide l'esperienza nella sua totalità, cioè l'effetto del lavoro fatto e la ricaduta interiore dello stesso, e anche le dinamiche che hanno portato a quelle riflessioni.

Ci si specchia per la propria parte in ognuna delle altre condivisioni, giungendo ad un denominatore comune che è poi lo scopo della performance.

Denominatore comune che innesca, durante e dopo il pranzo consumato in cortile, una lunga condivisione è uno scambio che arricchisce e nutre così come materialmente fa il cibo condiviso.

Più tardi, in lontananza rombi di tuono preannunciano il temporale pomeridiano. Ci accingiamo al rientro non senza aver ringraziato Sabrina per la sua squisita ospitalità e per averci offerto l'opportunità di una condivisione ricca di spunti di riflessione.

Un altro tassello è stato aggiunto al puzzle della consapevolezza e crescita personale, si è già proiettati al prossimo gruppo, che faremo in sede, tra due settimane. In programma Osho Chakra Breathing Meditation.