Ritrovare le radici

Un esempio di come un programma possa cambiare totalmente per essere adattato alle circostanze e al tipo di energia che lo muove, c'è dato dall'incontro di oggi che assume un significato particolare per la presenza di due partecipanti che vengono da Roma di passaggio per la festa delle Primavera che si terrà domani e per due nuovi inserimenti, in prova, della zona. In programma c'era una meditazione guidata sul primo chakra e la Osho Heart Meditation, sostituite all'ultimo tuffo e degnamente da "I 5 Ritmi", "Il Bambù Cavo" e "Il Mare e L'Alga" "qualcosa" mi ha suggerito di farlo. I numeri sono nella media dello scorso anno, oggi siamo in 14, in una palestra che, nonostante il caldo di una giornata quasi estiva, è piuttosto freddina anche perché sono già stati spenti d'ufficio i caloriferi. Assolutamente indicate quindi le meditazioni attive per riscaldarsi. I due amici di Roma arrivano nel primo pomeriggio e restano da noi fino al momento di andare in palestra e vi rimarranno ospiti anche domani per andare insieme alla Festa della Primavera organizzata dall'Associazione Il Volo della Libellula, di cui riferirò in altro articolo. Alle 16 e 30 ci siamo tutti, le ultime ad arrivare sono i due nuovi contatti, che indovina un po'? sono ancora donne. C'è anche un ritorno, una storica del gruppo che mancava da diversi mesi e che ha deciso di provare a rimettersi in discussione dopo una lunga pausa di riflessione. Poi c'è un altro "straniero", sì, si tratta proprio di un uomo!, è di Genova anche se è vissuti per diversi anni in Toscana, con esperienze olistiche alle spalle e che viene a provare le meditazioni attive un po' per curiosità ma molto per sperimentarsi. I maschi oggi sono 4, 5 con me, eguagliato il numero più alto da quando esiste il gruppo. Si comincia con un cerchio energetico, segue una breve presentazione, quindi come di consueto le carte di Osho. Noto subito che l'elevato numero dei presenti allunga di molto il nostro rituale di apertura e mi viene di pensare che le carte d'ora in poi, rimarranno appannaggio dei soliti intimi...... Visto che il tempo trascorso stando seduti ci ha infreddoliti, salto a piè pari la meditazione guidata sul primo chakra e vado decisamente verso "I 5 Ritmi" e qui accade l'imprevisto, anche se, scusate il bisticcio di parole, un po' avevo previsto, le due ragazze, nuove arrivate, mostrano subito di essere a disagio, ai primi passi di danza del primo tempo della meditazione una si defila e va a sedersi nello spazio dell'ingresso, l'altra si ferma e sta lì bloccata senza muoversi osservando gli altri. Mi preoccupo ovviamente prima dell'altra, le chiedo qual è il problema e mi dice che non riesce a tenere gli occhi chiusi e danzare, ha le vertigini. L'altra ammette la propria difficoltà a lasciarsi andare alla danza. Entrambi poi mi dicono che non si aspettavano questo modo di fare meditazione, di essere già sufficientemente stressate e iperattive e che quindi cercano qualcosa di tranquillo e di distensivo (proprio il programma di meditazione che avevo in calendario). Alla fine dopo aver parlato tra loro decidono di andar via..... In altri tempi, una cosa del genere sarebbe stata un vero e proprio dramma, creando seri problemi al conduttore oggi invece la sensazione è che quello che è accaduto doveva accadere, come un fatto naturale e assolutamente ininfluente sul fluire dell'energia, la meditazione continua senza problemi e arriva in fondo mostrando tutta la sua efficacia, quasi nessuno si è reso conto dell'accaduto. Segue un breve e meritato intervallo e dopo aver soddisfatto, fino a un certo punto, la curiosità degli altri che non vedono più le due ragazze, si passa al bambù cavo, ormai ampiamente collaudato e conosciuto quasi da tutti i presenti, è però sempre uno spettacolo vedere i bambù quando entrano nel ruolo, quando l'atteggiamento interiore e le visualizzazioni dipingono sui volti un'espressione di fluidità e al contempo di radicata sicurezza ed è bello vedere come, al tocco degli elementi, di volta in volta compare un sorriso, un'espressione di piacere, qualche brivido e più raramente rigidità e fastidio. Anche gli elementi si muovono in modo armonico, dandosi il cambio e intervenendo in modo creativo e giocoso sui bambù in placida attesa. Senza soluzione di continuità si passa al Mare e l'Alga, spesso eseguita dal gruppo e sempre ogni volta fonte di nuove sensazioni, qui le rigidità, laddove esistano, appaiono più accentuate dal disagio del tocco sicuramente più continuativo e fisico del mare che a volte è anche avvolgente e quindi crea un comprensibile disagio al lasciarsi andare dell'alga, che è chiamata a concedere e a concedersi fiducia. Al termine di questa delicata ma incisiva meditazione rimangono sempre chiari segnali dell'energia che si è mossa e di ciò che è emerso in ognuno dei partecipanti, sensazioni ed emozioni che prendono forma nelle espressioni della maschera del volto, in tutti poi appare sempre un intensificazione del ritmo respiratorio che richiama la tensione e la "lotta" interiori sostenute senza escludere come causa anche l'impegno fisico che non è trascurabile. Il tempo è trascorso veloce, è stata una seduta piena, corposa, intensa. La condivisione è necessariamene breve ma non per questo meno interessante, ci sono delle riflessioni molto incisive da parte di diversi partecipanti in particolare l'ospite di Genova trova particolarmente interessante l'esperienza del radicamento che gli ha consentito di rendersi conto di quanto sia poco radicato nella vita di tutti i giorni. Tutti più o meno descrivono in modo suggestivo e colorito gli effetti di tutta la sessione svolta nel pomeriggio. 
Prima di andar via ricordo a tutti che l'indomani c'è l'evento delle Festa di Primavera, ma con sorpresa tutti quelli che, soltanto 15 gg. fa, avevano assicurato la loro partecipazione, dicono che non verranno. Anche questo fa parte dell'aspetto più contraddittorio e imprevedibile, ma non per questo meno autentico, della vita, da quando abbiamo deciso di sperimentarla.