Osho Kundalini Meditation

La location definirla suggestiva è un eufemismo, Hotel Casagrande di Figline Valdarno, antica dimora dei Serristori, famiglia nobile e influente del Valdarno e non solo. Stamattina nella sala Nobile, ore 9,00 c'è la prova della meditazione per i dipendenti della struttura. La decisione è scaturita da accordi pregressi della proprietaria che intende creare un polo di benessere olistico a 360 gradi. Conoscendo bene Osho e le meditazioni dinamiche intende proporle come offerta fissa ai propri clienti. 

Un mese di maggio ricco di iniziative ed attività, questa andrebbe ad aggiungersi alle altre dovesse andare in porto. Per quel che mi riguarda prevale la suggestione di portare le meditazioni attive in un ambiente dedicato al relax e alla vacanza. E soprattutto interessa verificare quanto margine di crescita interiore ho ancora dopo tanti anni di pratica e di conduzione di gruppi.

La sala è stupenda e conserva la struttura e l'arredo originari, un grande tappeto copre il pregiato pavimento in cotto. Le grandi finestre a vetri molati fanno entrare il sole mattutino di un maggio che stenta a fare da apripista ad un estate che sembra esitare ad arrivare. 

Equipaggiamento ridotto all'osso, smart e altoparlante wi-fi, c'è già un'energia molto forte in questo spazio e quando arrivano i cinque protagonisti, siamo pronti a iniziare. Breve presentazione e spiegazione di quanto si va a fare, tre su cinque non sanno assolutamente nulla di meditazione attiva. La titolare e la cuoca invece hanno esperienze pregresse.

Gli stadi scorrono via fluidi a me appaiono brevi e intensi come sempre. Nonostante le comprensibili difficoltà i tre neofiti se la cavano bene, tra disagi, rallentamenti e leggere insofferenze arrivano in fondo all'ora di performance, totalmente dentro invece la titolare e in parte anche la cuoca che alla fine si diranno pienamente soddisfatte dall'esperienza. 

Negli altri alla condivisione finale emerge perplessità, momenti di vero e proprio disagio e insofferenza (in pratica erano stati "costretti" a partecipare sia per fare numero ma ache per far loro conoscere ciò che si andava ad offrire alla clientela)

La lunga condivisione mi ha dato modo di mostrare l'efficacia di questo tipo di meditazione sia a specchio delle loro stesse dichiarazioni che a fronte delle successive perplessità sulla bontà del prodotto in relazione all'eventuale richiesta dell'utenza.

Per me questa esperienza è un tassello in più da inserire nel puzzle della consapevolezza e diciamolo pure l'avverarsi di un "sogno" nel cassetto, portare le meditazioni di Osho in una struttura residenziale come offerta e opportunità di crescita per l'utenza e non solo, come è successo in passato con altre strutture, una esperienza sporadica e fine a se stessa.