Osho Chakra Breathing 

Il vento è calato, il tramonto è terso e le ombre tardano ad arrivare. Quando arrivo al parcheggio e sono davanti al circolo c'è ancora luce. C'è movimento oggi a San Giovanni, difficile trovare posto per l'auto, io sono stato fortunato, appena entrato in piazza si è liberato un posto ed ero il primo davanti agli altri.

Mi avvio vero l'altro lato della piazza, passo davanti alla nostra vecchia sede, è incredibile come uno spazio diventi sbiadito e sfocato alla vista e ai sensi dopo solo pochi mesi, eppure lì abbiamo vissuto intense emozioni e dinamiche importanti…..

Davanti alla nuova biblioteca c'è un gruppo numeroso di persone, la maggior parte uomini, con dei fogli in mano che sembrano in attesa di qualcosa o di qualcuno. Dopo qualche minuto, mentre io sono fermo davanti al circolo in compagnia di Pavan, un uomo scende da un'auto e con passo decido sale la rampa per gli handicap e apre il portone. Tutti seguono la scia infilando l'entrata come un piccolo fiume, poi le voci si perdono all'interno della struttura.

Ma il via vai continua, ora ci sono tanti studenti, stranieri, famiglie. Ci sarò qualcosa in piazza, Pavan dà un occhiata, non c'è niente, il dubbio ci rimane. Siamo in attesa di altre due partecipanti per il gruppo di stasera (gli altri si sono persi per "strada" per impegni dell'ultimo momento). Arriva Marisa, dopo aver cercato a lungo un posto ed essere passata proprio davanti a noi in auto. Dopo qualche minuto arriva anche Carmen. Le faccio un cenno perché va dritta verso il circolo, esita contrariata, poi capisce che sono io l'organizzatore, si rassicura e con un sorriso si presenta.

Prendo la chiave al bar e andiamo su per le scale. Carmen esclama, "siamo solo noi quattro?". "Già, pochi ma buoni" replica Marisa. Il ghiaccio è rotto l'energia già circola ancora prima di entrare nella sala al piano superiore. Accanto c'è la solita riunione, si sente un vocio sommesso che però svanisce una volta chiusa la porta.

Carmen si ferma al centro della sala, ci osserva con sguardo interrogativo, ci presentiamo, le spiego chi sono e cosa faccio, con gli altri due ci conosciamo da anni. Non sa nulla di meditazioni attive, non conosce Osho. Però non è nuova alle nostre attività è socia e ha partecipato al gruppo di Costellazioni e alla meditazione con i Tarocchi. Breve ed esaustivo accenno da parte mia sul mondo delle medattive.

Stasera decido di partecipare alla meditazione, siamo in 4 e siamo a coppie. In programma la Osho Chakra Breathing Meditation, che anche nei gruppi abbiamo eseguito raramente. Suono, respiro e movimento per stimolare e attivare i 7 chakra allineandoli tra loro per un efficace reset delle memorie cellulari. Breve spiegazione della sequenza e un passaggio di simulazione per dare l'idea.

Prima però ci "riscaldiamo" con le immancabili danze degli indiani d'America, Marisa riconosce subito il suo sound preferito e si perde subito in una danza fluida che si snoda in tutto lo spazio. Pavan entra nel ritmo in modo più pacato restando sul posto. Carmen appare a suo agio, i movimenti sono fluidi, morbidi, muove le labbra al canto sciamano di una potente e al contempo dolcissima voce maschile, è nata in Perù e lì ha vissuto la prima adolescenza, qualcosa le si attiva dentro.

Dopo alcuni minuti di silenzio e di immobilità si parte con la prima della tre scalate ai chakra attraverso il respiro. Dal primo al settimo, un ritmo cadenzato accompagnato dal respiro e dal movimento del corpo e delle mani che avvolgono, scuotendo l'aria i chakra in sequenza, più si sale e più il respiro e il movimento aumentano di intensità per poi raggiungere l'apice al settimo chakra. Segue la sequenza di discesa, più breve che dal settimo torna al primo. Teniamo tutti il ritmo, anche nella differenza di intensità e velocità. Pausa di pochi secondi e si riparte. La disposizione a quadrato uno di fronte all'altro da una carica in più, l'energia polarizzata incentiva e potenzia il movimento che si appoggia e trae forza da chi ci sta di fronte e questo accade in entrambi i sensi.

Dopo due arrampicate, dieci minuti si silenzio nella distensione più assoluta. Poi la condivisione: Carmen inizialmente ha trovato difficoltà ma poi focalizzando i punti energetici è entrata nel ritmo e come in trance ha effettuato le due scalate senza problemi. Alla fine avverte un grande calore in tutto il corpo che si è come disciolto, ne aveva proprio bisogno perché la sua giornata era stata intensa e stressante. Precisa di aver visto una luce bianca alla fine della seconda scalata e di essercisi persa con grande gioia.

Pavan nota le differenza con le altre esperienze fatte in passato e ora ha la certezza che le tecniche di base sono destinate a trasformarsi in meditazione attraverso la rielaborazione energetica del singolo esecutore perché producano ogni volta gli effetti voluti.

Marisa ha utilizzato la meditazione per effettuare un vero e proprio chek up sui chakra e ha trovato due blocchi interessanti al quarto e quinto che ha riconosciuto in problemi personali attuali di cui è consapevole e che è ora è chiamata a risolvere.

Chiudo la condivisione con alcune riflessioni sulla struttura della Osho Breathing e sulle strategie per praticarla con efficacia, l'importanza del respiro ritmato unito all'uso delle mani e del suono emesso con il respiro che deve avere la frequenza più vicina possibile ai vari chakra in modo da farli vibrare, in questo modo il respiro colpisce e stimola efficacemente i punti energetici. Alla fine la sensazione è di avere accesso sette fiammelle, che ardono e riscaldano l'intera colonna vertebrale e danno un senso di allineamento fluido e potente centratura.

Appuntamento per il 20 giugno ultimo gruppo prima della pausa estiva.