Nel segno di Osho
Il 7 per me è sempre stato un numero magico e infatti a questo settimo incontro abbiamo fatto il pieno, record di presenze, 12 persone. Il gruppo ha lavorato come mai prima e si è messa in moto tanta grande e bella energia, i tre nuovi arrivi che si sono integrati quasi subiti, due graditi ritorni, assenti da circa tre mesi. Inoltre mancavano i nuovi della volta scorsa e anche altri impegnati altrove. Il programma è stato incerto fin quasi alla mattina di sabato, alla fine, visto che la maggior parte dei presenti non aveva mai fatto la meditazione kundalini, l'ho riproposta volentieri. Prima però danziamo alcuni minuti per attivare l'energia. Poi ci soffermiamo sui primi due chakra con esercizi di respirazione e visualizzazione per caricare l'energia nei centri e poi ripulirli. Questo esercizio di chi kung, breve ma intenso, genera effetti su tutti i presenti, prevale la sensazione di alleggerimento delle zone interessate e di un senso di sollievo come di un peso rimosso. Dopo una breve condivisione passiamo decisamente alla Kundalini, e qui accade qualcosa che non si era mai verificato negli incontri precedenti, sarà stato il gruppo numeroso, le giovani energie presenti, la stragrande maggioranza di donne, sta di fatto che l'energia che si muove è tanta. Tutti nessuno escluso, entrano nella meditazione con grande totalità, dallo scuotimento inziale che a tratti diventa frenetico ed entusiasmante, alla danza nella quale ci si abbandona con e gioia, alla commozione di molti nella fase dell'ascolto e nella stasi totale e rigeneratrice dell'immobilità finale. Come conduttore partecipante percepisco un'energia molto forte, sento l'immersione di tutti nelle varie fasi e provo una sensazione di gioia indescrivibile. Il momento più coinvolgente è l'ascolto, in quella fase la musica scava e trasporta in tutte le direzioni, emozioni forti, molti piangono, compreso il sottoscritto, altri hanno un'espressione rilassata, serena, bella. Al termine, quando il terzo gong ha segna la conclusione della meditazione, i presenti rimangono a lungo distesi, altri seduti, tutti hanno un'espressione sorpresa e attonita. Di regola dopo la kundalini ci si congeda ed è quello che ho sto per fare ma qualcuno inizia a descrivere le proprie sensazioni senza che gli venga chiesto tanto forte è l'esigenza di condividere sensazioni ed emozioni nuove, in molto casi mai provate prima, la condivisione. per così dire, accade. In tutti prevale la sorpresa e l'entusiasmo per come si sentono, tutti concordano che qualcosa di molto forte è accaduto in questo spazio e che un legame sottile e invisibile ha collegato i presenti nel corso della meditazione. Qualcuno si sente euforico, qualcun altro colmo di energia, altri commossi, altri ancora espansi, l'esito è stato sorprendentemente positivo per tutti.
E' una della condivisioni più belle fatte finora nel gruppo, e posso dire senza apparire retorico che qui con noi c'è una presenza molto forte, e ce lo siamo detto noi del gruppo ristretto "storico" dopo che gli altri sono andati via, "Lui è stato con noi......"