L'Esperienza continua
Siamo alla quinta seduta presso il Centro di accoglienza Attavante di Firenze, l'iniziativa sta acquisendo sempre più adesioni e apprezzamenti. Finora abbiamo avuto nelle sedute le categorie più disparate di persone. Di diversa estrazione culturale e sociale. Di tutte le età e orientamenti politici e religiosi. In tutti i casi vi è stata una risposta positiva in termini di effetti benefici sia dal punto di vista fisico che mentale. Non sono mancati i momenti di dialettica serrata e di critica, che però è stata sempre costruttiva e ha consentito uno scambio positivo anche per quanto concerne noi operatori. Il nostro intento del resto è quello di arricchire il nostro percorso interiore e spirituale proprio lavorando a specchio con tutti quelli che partecipano alle nostre sedute. In particolare ha funzionato l'effetto sinergico che è consistito nell'impostare la seduta con estrema flessibilità, senza schemi prestabiliti. Ci siamo solo dati uno schema di massima che consiste nell'iniziare la seduta con un breve esercizio per il corpo, quasi sempre con sottofondo musicale e consistente in una danza libera o in esercizi di Qi gong, segue la parte relativa ai sogni, con un racconto di uno dei partecipanti, al quale segue una prima serie di domande e di riflessioni da parte di tutti i presenti, successivamente ognuno, a turno, dice che cosa avrebbe provato se il sogno lo avesse fatto lui. Alla fine dei vari giri, quello che ha raccontato il sogno ha elementi per riflettere e "scegliere" quelle emozioni o le riflessioni fatte dagli altri che più gli sembrano rispondere al senso che può dare al sogno. Nel frattempo chi cura la parte fisica, seguendo con attenzione lo svolgimento dei vari giri e della argomentazioni e riflessioni che emergono oltre che le emozioni e le energie che si mettono in moto, indirizza il prosieguo della seduta nella sua terza parte, con esercizi per il corpo che abbiano attinenza con quanto emerso nella seconda parte. In particolare facendo riferimento al centro energetico che è emerso essere quello più coinvolto dal lavoro sul sogno.La seduta quindi termina con una meditazione guidata relativa al Chakra di riferimento. C'è da dire che durante la seduta si lascia spazio anche a momenti di commento e di riflessione che possono esulare dal contenuto della stessa. L'operatore che si occupa del corpo inoltre interviene in modo mirato, ogni qualvolta se ne presenta la necessità, per stimolare la discussione e le riflessioni verso il loro naturale sviluppo, in questo modo è possibile intuire e presentire quello che dovrà essere l'argomento da affrontare nella fase successiva. Si può affermare, con questa esperienza diretta sul campo, che, quanto avevamo teorizzato prima di iniziare questo lavoro si sta brillantemente realizzando sia in termini di risposta dei partecipanti che di accrescimento del livello di consapevolezza di chi opera e di chi partecipa alle sedute. Non abbiamo per ora un gruppo omogeneo e continuo, c'è parecchio turn over ma questo ci consente di confrontarci ogni volta con realtà ed esperienze diverse che costituiscono una vera e propria sfida e che ci aiutano a crescere nel nostro lavoro e a renderlo sempre più efficace.