La radice e le fronde

L'emozione della creatività ha frequenze molto elevate. Commuove di un piccolo fiore la sua fiera e fragile solitudine colorata.

L'ho colto subito, all'inizio della passeggiata libera, ed ho condiviso con esso tutte le sensazioni della mezz'ora successiva.

Poi mi è apparso un sasso che imprigionava uno stelo di papavero, l'ho rimosso, scoprendo il fiore rossastro che mi ha ringraziato baluginando al sole e rimandandomi tutto l'ardore di una energia liberata.

Un sasso in una mano, un fiore nell'altro. Li ho scambiati ascoltando il peso dell'uno e la leggerezza dell'altro e ho lasciato scorrere la loro energia lungo le braccia, sottile l'una doppia l'altra.

Più che abbracciare sono stato abbracciato dagli alberi e dalle loro fronde. Mi sono perso nella luce intensa che illuminava le balze e i cespugli e l'erba verdissima dei prati.

Non so perché non ho percepito il canto degli uccelli, ma mi è giunto forte e frusciante il vento tra le foglie.

Una danza impossibile, la rigidità del tronco fissato su profonde radici che consente ai rami di flettersi come fluide liane.

Mi accorgo che quel sasso è la mia profonda assonanza con la terra e le mie radici e quel fiore l'agognato traguardo della più sottile dimensione di me.

Questa la sintesi di una mattinata intensa e magica in una cornice naturale e primitiva ma al contempo amorevolmente curata da Sabrina che ci ha ospitato nella sua casa colonica con annessa tenuta. Sole splendente e temperatura primaverile. Otto i partecipanti.

Meditazione guidata per entrare in profondità e incontrare l'osservatore e quindi camminata libera per la campagna in religioso silenzio e profonda attenzione alle cose e a se stessi.

Un lavoro che sta dando i suoi frutti in termini di crescita personale e fusione energita con gli altri, cresce la conoscenza reciproca e di riflesso la consapevolezza di se.

Un grazie alla Terra che ci ha ospitato ai suoi elementi che ci hanno informato e a Sabrina che ci ha mirabilmente guidati.