Solidarietà e profitto

03.05.2020

Ascoltato sul web circa il grave problema della chiusura dei locali aperti al pubblico: ristorazione, bar, pasticceria, negozi

"Siamo chiusi da tre mesi, rischiamo di fallire, non possiamo aprire alle condizioni dettate dal decreto, o partiamo senza condizioni o apriamo quando l'emergenza sarà finita."

Tutto abbastanza logico, ma vediamo dove sta il problema:

Per il Governo le condizioni attuali sono ancora critiche per cui non ci sarà apertura anticipata e soprattutto senza precauzioni di alcun genere.

Tradotto: si andrà avanti così o in condizioni limitative forse per tutta l'estate, il che significa avviarsi al fallimento.

Possibili soluzioni:

In tanti chiedono: perché lo stato non da i soldi a fondo perduto per coprire il mancato guadagno e i costi per tutto il periodo della chiusura?

Risposta: per dare soldi a fondo perduto il governo e di converso lo stato dovrebbe riprendersi la sovranità monetaria e quindi battere moneta con una propria banca di Stato, i tempi per ripristinare questa condizione sono medio-lunghi incompatibili con la situazione critica attuale.

Ci sarebbe una procedura veloce e potrebbe essere quella, più volta illustrata, dall'Associazione Moneta Positiva, e posta all'attenzione di alcuni rappresentanti del governo, creare un Conto Risparmio, in cosa consiste: emissione di titoli di stato, senza vincoli temporali e con un interesse dell'1,5 - 2 % annui. Con possibilità di poter disporre della cifra in ogni momento. Questa sarebbe una soluzione solidale, unitaria, sociale; chi ha dei risparmi, aiuta chi è in difficoltà.

In assenza delle due prime soluzioni non resta che il prestito bancario. Con il quale far fronte nell'immediato all'emergenza economica. Anche se quest'ultimo ha condizioni poco più agevolate rispetto a quelli ordinari e con il calcolo degli interessi complicato e farraginoso. https://www.ilsole24ore.com/art/coronavirus-ecco-come-richiedere-nuovo-prestito-garantito-sace-ADcr5MK

Il Conto Risparmio fa il pari con l'altra strategia, che riguarda il fronte sanitario, altrettanto solidale, unitaria e sociale che è la terapia del plasma, chi è guarito aiuta gli altri a guarire.

Perché allora non si dà il via libera alla concretizzazione di queste due soluzioni, a costo quasi zero e molto pratiche e veloci?

Delle due l'una o ci troviamo di fronte a incompetenze colossali o dietro ci sono degli interessi nascosti.

Nel caso del commercio e dell'economia, abbiamo le grandi multinazionali e i grandi distributori online; nel caso della sanità, le grandi industrie farmaceutiche.

Complottismo? Ok allora qualcuno trovi una spiegazione migliore.