Sogno o son desto?

04.04.2020

Ho ritirato il contenitore dei rifiuti, in un contesto surreale. Uniche forme viventi nel raggio di un chilometro, il benzinaio di fonte e un addetto alla nettezza urbana che usciva dal suo furgone, figura inquietante nella sua tuta bianca integrale, con cappuccio e maschera.

Mi sono concesso qualche passo in più, indispensabile in questi tempi di immobilità, sono uscito dall'ingresso principale del palazzo e sono poi rientrato dal lato garage, una cinquantina di metri!

Mentre tornavo su mi è apparsa l'immagine dei detenuti con i quali ho lavorato per più di 30 anni e mi sono detto, ma guarda, ora stai provando cosa vuol dire, essere privato della libertà di spostarsi sei dall'altra parte, adesso!

Ora comprendi il loro andare su e giù in un metro di cella o in poco più di 5 metri di passeggio, senti i muscoli delle gambe che si indeboliscono e si fiaccano, nonostante tutti i giorni ti concedi mezz'ora di esercizi di attivazione energetica.

Ora comprendi la sensazione di impotenza e di rabbia, al contempo aguzzi l'ingegno e dopo un mese e mezzo di isolamento, studi strategie per "impiegare" il tempo, ti riprogramma la giornata in funzione sempre più del qui e ora. Devi dare ogni momento un senso al tuo esserci.

L'azione è sempre più limitata in spazi ristretti. Hai spolverato e lavato più di quanto tu non abbia mai fatto nella tua vita. E ti accorgi che prima pulivi e lavavi o facevi qualsiasi altra cosa con la mente già proiettata verso il dopo: uscire a fare due passi, la spesa, andare all'edicola, al mercato....il sabato in pizzeria o al bar...

Ora devi stare sul gesto, sul fare e questo può diventare meditazione se lasci che la mente si arrenda ad un dopo che non c'è e concentri l'attenzione sul punto che osservi mentre togli la polvere, sposti un oggetto, lavi il pavimento, ascolti un brano musicale, leggi, stai al sole sul balcone.

Questa condizione è un'opportunità per aprirti alla creatività e alla fantasia, riprendi a scrivere, a fare piccoli lavori manuali.....

A volte pensi di essere protagonista di un film sui disastri planetari, e che prima o poi ti accorgerai che stai guardando la tv e ti sei immedesimato troppo nel contesto. Oppure sei convinto che ti sveglierai da questo sogno e che quando sogni in realtà sei sveglio.

Le giornate sembrano accorciarsi, i tramonti seguono alle albe con un ritmo che altera la definizione stessa di tempo, i giorni del calendario non hanno più senso, le ore servono solo a scandire il pranzo e la cena. La luce e il buio diventano quello che sono realmente un ciclo a specchio, due facce della stessa medaglia. Lo spazio-tempo implode sempre più in se stesso, privando la mente della sua pseudo programmazione.

Quello stesso spazio-tempo che disegnava una dimensione in cui muoversi, diventa ora un sottile trattino che si accorcia. In questo contesto emerge chiara e prepotente l'esigenza di riprogrammare tutto il senso dell'esperienza che stai facendo.

Sostituire quello che fino a ieri aveva un senso e che ti accorgi, ora, che aveva un senso non per te, era qualcosa di già presente e soprattutto non programmato da te.

Tutto assume una dimensione diversa. Il rapporto con gli altri, sempre meno fisico, il rapporto con il denaro, sempre più virtuale.

Dietro questa cortina di nebbia, questo velo di Maya, intravedi un modo nuovo e diverso di approcciarti all'esistenza, che bypassa la mente, e presuppone che ti riappropri del senso di se. Smettere di seguire uno schema obsoleto e crearne uno nuovo.

Sta accadendo a più livelli e coinvolge un numero sempre maggiore di persone che si stanno collegando in rete. persone che hanno compreso il senso di ciò che sta accadendo e l'opportunità che si presenta per dare un senso nuovo e diverso all'esistenza.

Se vai più a fondo ti accorgi che il risveglio e la conoscenza coscienziale passano anche e soprattutto attraverso crisi profonde e drammatiche.

Si parla di frequenza che si innalzano, compresa quella del nostro pianeta, di ologrammi che si aggiornano e trasformano, il segreto sta nel comprendere che il messaggio di cambiamento arriva dal profondo di te stesso. La coscienza è pronta per una nuova esperienza.