Sciamanesimo si, ma con criterio

07.11.2012

Ti invio questa interessantissima traduzione, ancora parziale e incompleta, di un saggio di Joseph Campbell su alcuni aspetti dello sciamanesimo, che a differenza di tante assurde preposizioni e pubblicazioni che oggi leggiamo su questo argomento, riesce con serietá e semplicitá ad inquadrare questo fenomeno secondo i canoni della ricerca oggettiva e non della interpretazione 'magica' o funzionale ad una sua mercificazione. Infatti se si continua a veicolare il messaggio che lo sciamanesimo ha reali proprietá ed efficacia curativa, si esalta il suo aspetto meno rilevante. Invece se si osserva come fenomeno di ricerca individuale di qualche aspetto della psiche di colui che effettua questa esperienza mistica, e che poi riversa e riporta i risultati del suo viaggio mistico sul gruppo di appartenza (la tribù). dalla quale egli viene riconosciuto come tale; ecco che allora la indagine antropologica e scientifica, puo' dirci molto di piú e farci inquadrare questo fenomeno nel contesto animistico da cui esso ha origine, e spiegarci che i 'poteri, veri o presunti' attribuiti a uno sciamano sono originati da una disperata e fortemente voluta esperienza di ricerca e di fusione dello sciamano con il suo spirito guida, visibile solo a lui stesso. E questo spiega nuovamente che le interpretazioni attuali e le mercificazioni di questo fenomeno rendono gli sciamani stessi, molto piú lontani da noi , e relegano noi stessi nello stesso 'minestrone olistico' in cui buttiamo tutto e dove tutto perde la sua originale essenza e sapore. Ho visto innumerevoli associazioni di pratiche sciamaniche, mischiate con altre discipline con le quali questo fenomeno non ha, non puó, e non deve, essere combinato o confuso e questo rende il nostro viaggio nelle pratiche olistiche spesso risibile e percepito come infantile dall'esterno, a causa non dei suoi contenuti che sono validi e meritevoli, ma dalle nostre interpretazioni, associazioni, o errate attribuzioni. Inoltre spesso ho visto sciamani riciclati, operatori, che la mattina insegnano yoga, il pomeriggio fanno reiki e massaggio, il giorno successivo astrologia evolutiva, e tantrismo e poi la sera si mettono una penna in testa, prendono un tamburo e si dichiarano 'sciamani' Dobbiamo tutti noi fare attenzione ad imparare a distinguere e denunciare questi fenomeni che io chiamo Sciamani di plastica'. E prendere da loro distanza, denunciarli pubblicamente, e soprattutto invitare i nostri contatti a fare molta attenzione e tenersi a distanza da loro. Non si puó proporre per esempio esperienze sciamaniche associate con gli angeli, mentre si promuove un corso di disegno mandala o uno svolazzamento di rapaci, e un corso di cucina vegana, dopo aver fatto un esperienza sudatoria all'alba o al tramonto. Tutte queste cose hanno un senso e sono reali in se stesse (a parte gli angeli) ma miscelate assieme e fatte passare come esperienza coerente e univoca, ci rende ridicoli e sminuisce il contenuto oltre che ad annullarne spesso gli effetti. Ecco perchè è importante passare i messaggi che hanno una loro sostanzialitá e rilevanza. Dobbiamo difendere il nostro intelletto e la nostra etica da questi ciarlatani che impoverisco il valore del messaggio che cerchiamo di diffondere con la segreta speranza che tutti riponiamo e che è quella di aiutare a migliorare gli altri e che ci aiuta a divenire a nostra volta migliori. Un tuo riscontro è atteso e molto gradito.

Stefano Paoletti

Ciao Stefano, la tua è una riflessione molto critica, ma del resto non si può negare che siamo circondati da troppe persone che sentono il richiamo olistico come una suggestione di fondo e in realtà pongono poi al primo posto, l'aspetto economico e retributivo, contribuendo a rendere lo stesso mondo olistico un grosso carrozzone commerciale. Già è difficile coinvolgere le persone in iniziative serie, gestite senza interessi personali, e che hanno il solo scopo di offrire delle opportunità di riscatto e di cambiamento, questa tempesta di offerte multidisciplinari contribuisce a rendere molto più arduo il compito. Poi diventa poco credibile che in una sola persona possa esprimersi tutta la gamma delle possibilità operative, è possibile invece che ci sia un percorso esperenziale multidisciplinare di arricchimento individuale, poi però si fa una scelta e ci si, per così dire, specializza e si opera in un'unica direzione.

Si ha l'impressione di essere in un mercato, caotico, ferocemente concorrenziale, l'utenza viene contesa a suon di mail senza contare la valanga di messaggi e di promozioni che invadono facebook, dietro tutto questo io vi leggo una corsa al guadagno e un ego grande come una casa. Il risultato è che chi eventualmente fosse interessato a un percorso di consapevolezza si trova davanti un infinità di proposte, disarticolate, improvvisate, a volte anche subdole e finisce con il rinunciare anche a quelle genuine.

L'offerta presuppone un agire dallo spazio del cuore, e se poi dovesse da ciò scaturire anche un ritorno economico sarebbe del tutto naturale e comunque non costituirebbe l'intenzione principale del proprio agire. Per esperienza personale e al riguardo ho anche scritto qualcosa, c'è una relazione diretta tra l'attitudine con la quale ti accingi a offrire e l'adesione delle persone all'offerta, nella misura in cui ci metti il cuore o l'interesse, muta il tipo di energia e di conseguenza la percezione dell'utenza che quindi o ti segue o ti abbandona.

Lo sciamanesimo è stato sempre un argomento che ho preso con le molle, da giovane lo temevo, perché lo associavo a pratiche spiritiche a viaggi pericolosi in dimensioni dalle quali era difficile tornare. Poi con l'esperienza del tantra, un po' mi sono riavvicinato, perché alcune delle sessioni dei corsi ricordavano pratiche simili. Ma non ho ancora provato a fare "l'esperienza", ho solo partecipato a meditazioni guidate dalle sfumature vagamente sciamaniche, che non possono fare testo, anche se le ho trovate stimolanti. C'è da dire che il costo di partecipazione era simbolico 5 euro e non era nemmeno obbligatorio pagare, quindi in questo caso almeno non c'era la componente lucrosa. C'è indubbiamente molta confusione e improvvisazione, una messa a punto e una precisazione diventano quindi indispensabili, il fatto è che la gente sente il bisogno del terapeuta e del rituale che offre una presunta, facile e immediata soluzione ai problemi siano essi di salute o di qualsiasi altro genere. Costoro sono più facilmente "raggiungibili" da chi offre queste pseudo soluzioni, piuttosto che da chi suggerisce un visione critica e realistica. Al "minestrone olistico", come lo chiami tu, bisognerebbe aggiungere un pizzico di "sale"…per renderlo più saporito. Il sale in zucca che manca ai più. 

Premartha