Ritrovare le radici 2023

22.02.2023

Dopo la lunga pausa indipendente dalla nostra volontà e primi timidi tentativi di riprendere i gruppi di meditazione, oggi proviamo a riprendere la via da dove era stata interrotta. In questi casi è un vero e proprio ricominciamento, quasi una rinascita in una dimensione di relazione e di scambio energetico. Il corpo diventa di nuovo il protagonista in positivo, dopo essere diventato, per diversi anni, una sorta di tabù pari al peccato originale e a una fonte di presunti malefici.

Ritornare al contatto fisico allo scambio energetico e al tocco dell'altro è una riscoperta preziosa e corroborante, la sosta ha provocato inevitabili cambiamenti, sono accadute tante cose nel frattempo. Molti dei componenti dello storico gruppo Il Senso d'Espansione hanno trovato la loro via e collocazione, sono rimasti quelli che hanno iniziato questa avventura un manipolo di irriducibili, quasi tutti sannyasin. Con loro e con qualche inserimento nuovo ricomincio la mia avventura con i gruppi di tantra, anche per me è una riscoperta una verifica di dove mi trovo e come sto. Pensavo di attaccare i cimbali al famoso chiodo ma qualcosa si è mosso una nuova forza si è innestata, inducendomi a continuare e soprattutto l'inesausta ricerca di se stessi e la fame di consapevolezza che non "va in pensione" e non termina nemmeno quando si lascia il corpo.

Riprendiamo dall'energia base, la kundalini, sperimentata innumerevoli volte in questi lunghi anni di pratica e di conduzione, ogni volta però, quando si attiva e risale, ti ridisegna un dimensione interiore e sensazioni correlate "nuove", perchè corrispondenti al nuovo stato o condizione.

La location, per questa ripresa, è la sede dell'associazione Valdarnolistico, struttura dallo spazio limitato completamente diverso dalle location storiche dove il gruppo è esploso in tutta al sua potenza energetica. La mia è una sfida, o forse è meglio dire, una nuova sperimentazione. Che consiste nello scoprire la parte più intima del tantra, quella fatta di poche coppie, in uno spazio comodo e protetto, un nuovo modo di scoprire la propria identità attraverso l'altro in un contesto ristretto, segreto, iniziatico. Un tantra che predilige la staticità e la fluidità circoscritta al movimento intenso ed espanso delle danze e dell'enfasi fisica. Un Tantra che è più preghiera, ricerca interiore e intimità con l'altro da se.

Oggi ci sono due coppia, tre sono della "vecchia guardia" il quarto è al suo esordio assoluto con meditazioni di questo tipo. Il programma prevede la "scoperta" e l'attivazione del primo chakra, in solitudine e poi con il sostegno del partner. La scelta delle coppie avviene con naturalezza e senza esitazioni. Si inizia con gli step iniziali "Incontrare l'altro" meditazione creata anni fa per celebrare le "Nozze Segrete", un workshop indimenticabile, in quel di Calenzano.

In questo frangente ci si studia, si provoca, si seduce e si "tradisce" il proprio partner con quello dell'alto, tutto avviene con assoluta spontaneità e senza troppi disagi. Disagi che emergono invece quando si passa alla sessione "Caricare l'energia di base", in sinergia col partner si prova ad attivare la kundalini connessa a quella sessuale attraverso il respiro e il movimento sincronizza. Grande difficoltà, soprattutto per una delle coppie. Alla fine però in qualche modo la temperatura sale e si è pronti per lo step successivo.

Che è un ritorno su di se, una meditazione individuale, "La Fiamma della Vita" che da seguito e potenzia, nelle intenzioni, l'"accensione" del primo chakra. Una fiamma parte dal perineo e si diffonde in tutto il corpo che, come una fiaccola ardente si muove nello spazio e si fonde con la fiamma degli altri.

Una breve pausa, e passa alla meditazione finale ed anche più impegnativa del pomeriggio "Il Segreto del Tocco", bestia nera anche per i sannyasin più esperti. Del senso di questa meditazione e dei suoi effetti si è già più volte accennato in altre occasioni, va detto che, ogni volta, è una sorpresa per come riesce a disorientare, mettere alla prova e "bloccare" anche chi ha lavorato per anni su di se.

Sorprende invece la naturalezza con la quale il neofita affronta questo impegno, spontaneità, pieno coscienza del proprio corpo e dello spazio in cui muoversi. Capacità di gestire con equilibrio e saggezza il contatto con la partner. Sa sempre dove arrivare e quando fermarsi, con un rispetto istintivo dello spazio dell'altro, una vera rivelazione, un esempio di innata propensione alla pratica del tantra.

Sorprende, per converso, la difficoltà incontrata da chi ha alle spalle una lunga esperienza di pratica. E' evidente il blocco soprattutto nella fase del contatto con l'altro, un irrigidimento che non consente al tocco di andare aldilà delle dita e alle palme delle mani.

Se ce ne fosse ancora bisogno questo pomeriggio conferma l'assoluto autonomo sincronismo con il quale gli eventi accadono, non è certo per caso che proprio Il Segreto del Tocco" viene "sabotato" da un inconveniente tecnico proprio nello step del ritorno sull'altro dopo la breve pausa del rientro in se stessi. Quella traccia nel file proprio non c'è, si prosegue con quello successivo di solo sound con il quale di conclude l'esperienza. Si sarebbe "osato troppo" con la versione integrale? Con i se e i ma non si fa la storia e quello che è certo è che è accaduto ciò che era giusto accadesse per una "legge" che non appartiene alla logica della mente.

Nella condivisione finale le dichiarazioni dei presenti corrispondono a tutto quanto è emerso in questo pomeriggio per certi versi misterioso e magico.