Reset
Sono trascorsi anni dal momento in cui hai smesso di lavorare e ancora non ti rendi conto della libertà di azione che ti viene offerta.
Anche l'orologio biologico segna ritmi che appartengono a una realtà che non è più tale.
Ti sembra sempre di dover fare qualcosa di obbligato e routinario. Non è così, non devi andare da nessuna parte, nessun treno o auto da prendere. E ti senti smarrito, non sai come organizzarti. Davanti e intorno a te c'è uno spazio tempo vuoto da riempire.
Ora che sei "libero", non sai cosa fare. Standby totale, hai davanti un muro invisibile fatto di impotenza e frustrazione.
Ti può soccorrere, se lo hai fatto a suo tempo, solo un percorso di consapevolezza sul senso profondo di te. Se hai compreso e ricordato che esiste una dimensione interiore che gestisce ed ha sempre gestito tutto quello che ti è apparso all'esterno come vita, comprese le abitudini e i programmi "imposti".
Poi crea spazio nella tua memoria karmica, libera le tue cellule dal peso delle informazioni accumulate durante l'esperienza pregressa. Per usare un linguaggio informatico, "resetta" il tuo hard disc ormai pieno.
Resettalo utilizzando quelle informazioni (stringhe) che hai caricato quando hai fatto quel lavoro su di te.
Poi passa in rassegna tutti i file generati dal vecchio programma, e archivia il tutto in una cartella "conosciuto". Facendo questa operazione ti accorgi che hai aderito ad un programma già esistente, ideato da altri.
I tuoi primissimi anni di vita, la scoperta dei sensi: tocco, suono, odore, sapore, poi: scuola, lavoro, relazioni, figli, casa.....tutto quanto!
Le stringhe scaricate al momento opportuno, ti permettono di attivare il testimone, l'osservatore, che diventa il gestore del sistema. Diventi consapevole di chi sei realmente, aldilà del personaggio che hai interpretato e il ruolo che hai svolto nella commedia olografica.
Ripulito lo spazio, scarica dalla fonte originale nuove applicazioni e programmi, attiva nuovi scenari, vivi nuove sperimentazioni. Puoi anche reinterpretare ruoli e personaggi, se lo ritieni stimolante. La differenza è che ora sai, sei consapevole e il gioco olografico ha tutto un altro sapore perchè frutto della tua creatività.