Le fasi per aprire lo spazio del Cuore

27.03.2017

I primi tre chakra costituiscono le basi dell'esperienza di vita, spesso però sono "intasati" da ogni genere di rifiuti accumulati durante la stessa, poiché operano da "filtri" con la realtà esterna. Altro elemento fondamentale, il respiro, che si ferma, nella generalità dei casi sulla soglia del terzo chakra, in alcuni casi del secondo, quasi mai arriva in fondo al primo chakra per poi ritornare al cuore, completando il giro.
I chakra costituiscono i canali di comunicazione con la realtà esterna, emotivamente e fisicamente sono l'espressione del modo di apparire e di essere. Pertanto, nella misura in cui questi vortici risuonano ad una frequenza ottimale, tanto più agevole è stabilire una relazione diretta ed autentica con l'esperienza di vita. In realtà troppi condizionamenti e gravami emotivi rendono il collegamento "sporco" e "deviato". Da qui la sofferenza, l'aggressività, la rabbia.....
Il primo passo è la "ripulitura" e allineamento dei primi tre chakra, cosiddetti inferiori, in realtà sono i chakra che costituiscono la "radice" su cui si innesta tutta l'esperienza di vita. Tecniche, esercizi e meditazioni sono in grado di potenziare quelli deboli e depotenziare quelli forti, l'equilibrio così raggiunto, apre un canale entro il quale l'energia di base (kundalini) può salire verso l'alto.
Stessa cosa vale per i chakra "superiori": il quinto, il sesto e il settimo che ruotano a specchio. In questo modo si aggiunge, alla parte istintiva ed emozionale, la consapevolezza, la visione globale, la spiritualità.
Come in una combinazione di una cassaforte, l'allineamento di tutte e sei i chakra, apre la porta del quarto chakra, lo spazio del Cuore. Allora la percezione della realtà cambia così come l'esperienza, si crea un centralità attraverso quale si osserva quello che accade fuori e dentro di se, si espande la consapevolezza e la relazione con l'altro diventa compassionevole. L'accettazione dello stato delle cose, naturale conseguenza, permette di identificarsi come creatore dell'esperienza stessa.