La Rinascita 2023

13.03.2023

Strani malesseri hanno "steso" 4 dei dieci partecipanti a questo secondo gruppo di meditazioni tantriche. Quanto ci sia di reale o di "diplomatico" nei comunicati di disdetta, resta da verificare, tuttavia come ho sempre affermato nei miei più recenti resoconti, alle fine sono presenti le persone "adatte" al contenuto simbolico del pomeriggio di meditazione. Anche in questa circostanza è stato così.

Il gruppo si è mosso con fluidità, due persone erano alla loto prima esperienza in assoluto, non avevano mai partecipato a gruppi di meditazione e neanche avevano mai praticato discipline connesse. Neofiti veri e propri. Entrambe straniere, una ucraina e l'altra rumena. Gli altri 4 invece collaudati da anni di meditazione e di lavoro su di se e tutti sannyasin. L'ideale per affiancare le due partecipanti in un'esperienza che, definire ardua, è un eufemismo. Onore al coraggio di queste due ragazze che si sono messe in discussione, non senza timore e disagio soprattutto all'inizio. Più lunga del solito quindi la fase introduttiva per "rompere il ghiaccio" e creare un minimo di centratura e relazione con l'altro. Seguita da una più "spensierata" ma non per questo meno impegnativa sia fisicamente che energeticamente "Stop Dance". Ho utilizzato solamente i primi tre step, giusto per riscaldare l'ambiente e creare sinergia e confidenza tra i presenti.

Mi sono concessa un'eccezione con una meditazione guidata sul secondo chakra, ma è stata funzionale alla necessità di "mostrare e descrivere" attraverso l'immaginazione la struttura e la funzione del II chakra a chi non era a conoscenza dell'esistenza di questi centri di forza. L'elemento acqua era prevalente nel testo e la musica di Nirhod sul secondo chakra ha contribuito a sciogliere e fluidificare il centro emozionale per eccellenza e a spostare l'attenzione sul bambino interiore e sulla sensualità che nasce dalla sensazione di dover cercare qualcosa a cui unirsi e in cui perdersi.

Come naturale sviluppo dell'approccio all'elemento acqua, segue il Mare e l'Alga, semplice ma potente meditazione, dove ti specchi e ti vedi con tutti i tuoi limiti e i tuoi pregi. Fiducia, timore, giudizio, tenerezza, coccole, aggressività sei messo a confronto con tutte queste sensazioni, a turno quando sei mare e quando sei alga. I due ruoli sono a specchio e si completano a vicenda. Sublime rappresentazione delle fluidità e fusione quando i due corpi si muovono come in una danza sacra e silenziosa. Qui tutti, vecchi e nuovi hanno dato il meglio di se. E' una meditazione che scuote tutti. Anche le persone più rigide e radicate nel mentale avvertono qualcosa di diverso e di accattivante.

Gran finale con la meditazione "La Rinascita" il compimento di tutto il pomeriggio, lo sbocco di tutto il lavoro di preparazione fatto fino a quel momento. Già ai primi step, grazie anche alla "lacerante" voce di Loreena McKennitt, si sbloccano emozioni trattenute, commozione e pianto coinvolgono un po' tutti, solo una delle nuove partecipanti resta sgomenta e fortemente a disagio e infatti si fermerà allo step dell'abbraccio troppo "forte" per lei entrare in intimità con una persona "sconosciuta". Piacevolmente sorpresa ed entusiasta invece l'altra, che dà libero sfogo alle emozioni e si lascia trasportare nel ruolo della madre e, dirà poi nella condivisione, al contempo anche di figlia.

La condivisione finale rispecchia quello che avevo osservato nel corso del pomeriggio. Momenti di divertimento, molta noia e grande disagio per la partecipante rumena. Entusiasta e piacevolmente sorpresa dalle sensazioni provate in tutto il pomeriggio da parte dell'ucraina. Gli altri, sebbene collaudati, hanno dovuto confrontarsi con la scoperta del maschio interiore come problema su cui lavorare, della duplice valenza del dolore, la fusione totale tra le figure genitoriali, gestire la rinuncia all'abbraccio da parte del partner. Tutto come da copione, però anche se la commedia sembra la stessa i contenuti cambiano. Abbiamo sapientemente "rovistato" nel cassetto delle emozioni e stimolato un "Bambino interiore" che da tempo attendeva attenzione. Per chi ha vissuto un pomeriggio di ordinario sconcerto, molto da riflettere ed elaborare.