La Guida

18.06.2012

Quando lo specchio riflette, quello che vedi ti corrisponde dentro e ti aderisce, non è follia anche se può sembrarlo. E' qualcosa di più sottile, è la tua vera identità che è diversa da quella che appare all'esterno. Quest'ultima è l'ego, la personalità. Nello specchio invece tu scorgi il tuo essere. La vita è bizzarra, per caso cominci a muoverti verso la tua identità, non c'è una logica, una razionalità. 

La logica e la razionalità sono dell'ego, qui sei in una dimensione senza schemi, senza riferimenti....c'è però sempre il testimone, colui che osserva te che ti osservi allo specchio.Allora ti accorgi che il corpo ha un'anima. L'approccio occidentale divide il corpo dall'anima. Affida il primo ai medici la seconda ai preti. Così diventi passivo e diviso, alla mercè, subisci semplicemente, non sei parte attiva se non nella misura in cui partecipi mentalmente agli schemi che ti vengono suggeriti. 

Torna a dialogare con il corpo, diventa parte attiva, riscopri di avere un'anima e che essa non è separata dal corpo anzi ti consente di dialogare amorevolmente con esso.Quindi. Riprenditi il corpo!! E l'anima!!