Il conflitto di una fede debole

21.11.2018

Normalmente sei nell'ego in modo inconsapevole e immagini una realtà funzionale ad esso, così non puoi evitare la conflittualità e la contrapposizione.Se l'ego è quello spirituale, allora crederai di avere la vera verità infusa e riterrai falsa la visione della realtà dell'altro e la sua verità.Su FB si trovano esempi sempre più eclatanti di questa condizione. Scontri all'ultimo post anche piuttosto bellicosi e spesso volgari tra opposte fazioni, sulla visione del mondo e il modo di interpretare la "realtà".Statisticamente il nemico numero uno sembra essere il movimento new age che viene criticato e accusato di tutta una serie di nefandezze che avrebbero minato le fondamenta di presunte verità assolute.Il fatto è che la new age è una delle tante visioni del mondo e di interpretazioni della realtà. Così come la tradizione ermetica, l'alchimia occidentali e tutte le variegate sfumature spirituali dell'oriente. L'astio e la condanna sono il chiaro segnale della presenza di un ego spirituale e della insicurezza che esso ha della propria visione del mondo e della relativa "fede".Pensi di avere la verità assoluta, tra le tante verità la tua è sempre quella giusta! Rendi tutto omogeneo al tuo pensiero e vai contro il multiforme apparire della "realtà" che fa della varietà delle esperienze il fulcro della sua stessa esistenza.Le differenze, le sfumature di colore e di pensiero rappresentano i mille modi con i quali la "realtà" si offre alla sperimentazione di se stessa.In buona sostanza chi aderisce alla new age lo fa perché i suoi parametri rispondono alle sue esigenze sperimentali ed esperenziali, stessa dinamica vale per tutti gli altri movimenti e visioni.Nessuna esperienza ha più valore o è più vera di un'altra. Quello che conta è che sia vera per chi la produce a la sperimenta. Il valore aggiunto della consapevolezza ti consente di concedere agli altri la stessa libertà di sperimentare qualcosa di diverso, senza emettere giudizi o condanne. Il giudizio, la condanna, denotano insicurezza nella propria "fede" o nel proprio "credo".Un esempio: il fatto che tu sia ateo non ti impedisce di entrare in chiesa né ti induce a denigrare tutti quelli che credono in un dio. Se lo fai vuol dire che temi di perdere la tua certezza che dio non esiste e non vuoi che qualcuno te lo rammenti.Che tu sia un adepto di un movimento spirituale o esoterico occidentale, non vuol dire che devi dare per scontato che tutti gli altri movimenti spirituali siano un'illusione lo stesso vale per questi ultimi nei confronti dei primi.L'esperienza e la sperimentazione sono squisitamente soggettive e l'interazione delle differenze le rende più interessanti e stimolanti. Il confronto sinergico arricchisce l'esperienza individuale facendo cogliere, dal confronto, i bagliori di una dimensione una che unisce e si fa percepire paradossalmente proprio attraverso le differenze.