Gioco delle proiezioni
Sono in silenzio, il non dover parlare mi da un senso di liberazione, e ne approfitto per godermelo mentre osservo gli altri e tutto quello che mi circonda come se fosse la prima volta.
Le immagini che mi arrivano sembrano avere un'altra luce, i colori sono più vivaci. Non c'è sensazione di disagio o voglia di ridere per la buffa situazione, ma un senso di pace e di rilassamento totali. La giornata è splendida come la temperatura mite. Il sole splende e rende questo momento magico e fuori dal tempo.
Da poco ho terminato di pranzare. Prima mi sono cimentato in una sessione durissima, lavorando sulle proiezioni. Sto bevendo una tisana al finocchio e sono seduto su una panca con il sole in faccia e scrivo alcune riflessioni su questa esperienza :
La proiezione è una necessità per potermi relazionare e per farlo uso la maschera e l'ego.
Durante la sessione ad un certo punto ho l'impressione che io stia parlando di me anche se non ricordo le parole precise.
In un altro momento ho la sensazione che la partner stia dicendo qualcosa che riguarda lei, sono flash, è come se stessi assistendo a quello che sto dicendo, un testimone di me stesso.
Non mancano momenti duri durante i quali mi sento, "scoperto", svelato. In particolare alcuni giudizi mi "pungono sul vivo" perché diretti e dettagliati. La sensazione di fastidio scompare non appena torno su di me e sul mio respiro.
Tutte quelle con le quali mi sono già confrontato le sento più vicine a me e ho voglia di abbracciarle, soprattutto chi ha espresso su di me i giudizi più duri.
Mi rendo conto di quanto falso e prevedibile sia il mio atteggiamento nella vita di tutti i giorni e nelle relazioni con gli altri.
Noto che mi rimangono impressi di più i giudizi negativt e poco quelli positivi.
Nel dare giudizi mi sento in profondo imbarazzo, soprattutto nell'esprimere quelli negativi, al contrario mi risulta gradevole e rilassante esprimere quelli positivi.
Nella prima fase i giudizi sono buttati lì a casaccio o presi in prestito da quelli che ascolto, e provo tensione in tutto il corpo. Dopo la metà dell'esercizio assumo una postura più rilassata e fluida, collegata al respiro, questo mi consente di esprimermi d'intuito, senza pensare. Allora diventa decisamente piacevole esprimere giudizi sia negativi che positivi.
Verso chi non conosco trovo più duro e faticoso esprimere giudizi, sono bloccato, non riesco a dir nulla, in altri casi ho timore ad esprimerli per timore di offendere. Al contrario esprimerli a una persona conosciuta e con la quale sono in confidenza ha un effetto meno cruento.
L'esecuzione del Gibberish lava tutte le sensazioni, i pensieri, le parole e i suoni, pronunciati durante la sessione, svuota la mente e suscita una sensazione di ritrovata armonia. La parte bassa del corpo si radica e si riempie, mi "siedo dentro di me", e questa condizione mi rimanda un senso grande potenzialità.
Durante il pranzo provo ancora irritazione e conflittualità con chi mi aveva "colpito duro" e mi scopro a ricercare, per ripicca, i suoi difetti. Dopo qualche istante, però mi riporto nella pancia e nel respiro e allora mi risulta gradevole e sento di volergli un gran bene.