La scienza, è nata con l'uomo, da quando esso ha avuto la capacità di osservare c'è stata voglia di capire e conoscere. La scienza consente all'uomo di "evolvere" e "progredire". La scienza è anche, indirettamente, la causa degli effetti devastanti dei conflitti, sulla natura e sul pianeta. La scienza una medaglia con due facce, creativa e distruttiva, secondo l'uso delle sue scoperte e delle sue teorie.
La scienza: baluardo rigido e radicale di scienziati ostinatamente fermi sulle loro posizioni. Risorsa flessibile e creativa, nelle mani di scienziati illuminati. La scienza così come ha generato comodità e utilità così ha dato forma a teorie dogmatiche che rallentano la ricerca e la sperimentazione. La competizione tra scienziati, segno di vitalità e crescita, può diventare, lunga e sterile disputa. Scienza antagonista della religione? Empirica e concreta la prima quanto "spirituale" e "impalpabile" la seconda; le dispute tra religione e scienza hanno fatto la storia dell'umanità, nel bene e nel male. E vogliamo parlare di "pseudoscienza" per gli ortodossi, la vera scienza per gli alchimisti, una "deviazione" che ha lasciato tracce profonde e ancora inesplorate. Un incontro tra due dimensioni, due modi di vivere la ricerca e la sperimentazione, quello "ufficiale" consacrato dal potere predominante e accettato dal pensiero comune, quello "segreto", misterico riservato a pochi eletti. Due Vie, la prima basata sull'osservazione della natura e delle sue leggi così come si manifestano, l'altra che indaga sul riflesso interiore di quelle leggi, l'una che agisce sul macrocosmo l'altra sul nesso tra questo e il microcosmo.
Le recenti scoperte della fisica quantistica: le particelle intelligenti e la particella di dio, rendono il gap tra religione e scienza, tra quest'ultima e l'alchimia, sempre meno divaricato, con la constatazione che si sta lavorando sullo stesso oggetto e nello stesso spazio d'azione, osservandoli semplicemente da due angolazioni diverse. Compare in questo frangente una figura che rimarrà forse il più famoso, informale e irriverente scienziato che la storia ricordi, oltre al fatto di avere scoperto la relatività, Einstein, il trait d'union tra la dimensione storica e tradizionale della scienza e il nuovo approccio rivoluzionario, aperto ad ogni esperienza e che ha rimesso in primo piano il "dubbio". Scienziati autori di filmati "bizzarri", pubblicati negli ultimi anni su youtube, che illustrano le loro teorie con modalità assolutamente inconsuete e originali, sono il risultato di questo nuovo modo di fare ricerca e sperimentazione.
Si utilizza un linguaggio accessibile e comprensibile a tutti con un modo di comunicare istrionico, bizzarro, ironico. Si creano collegamenti, agganci con altre discipline e campi di ricerca, un tempo antagonisti. La rete prende forma, tutto quello che emerge dagli studi così come dalle pure sperimentazioni, dai laboratori così come dal lavoro interiore su di se, è collegato ad un unico grande disegno.