Chakra e Tantra

21.05.2014

L'argomento chakra è fondamentale per un percorso di consapevolezza che porti alla trasformazione e al cambiamento che poi come abbiamo visto, è in realtà un ritorno alla reale identità. Nei capitoli precedenti abbiamo tracciato un quadro esauriente sulla dimensione energetica del corpo umano e le sue implicazioni con i centri energetici, si è accennato ai blocchi, al come rimuoverli e la relazione tra questi e la kundalini. Si è accennato al Maithuna e di come ci si arrivi proprio attraverso questo percorso di riappropriazione del senso energetico del corpo e di tutta la struttura reticolare dei percorsi energetici.

Tuttavia la comparazione tra il lavoro sui chakra e il Tantra merita ulteriori approfondimenti e per questo abbiamo fatto una ricerca su testi tantrici che offrono questa opportunità. Tutto questo grosso lavoro è necessario per poter poi individuare i modi, le tecniche, gli esercizi e le meditazioni che permettano attraverso il lavoro sui chakra di introdurre il praticante sulla via del Tantra con cognizione di causa e limitando l'effetto traumatico di un approccio diretto. L'esperienza pluriennale di meditazione di gruppo con l'utilizzo di tecniche dinamiche e catartiche e la frequentazione di corsi, moduli e stage ha evidenziato la necessità di avere un quadro di tutta la funzione dinamica ed energetica del corpo prima di affrontare una via così impegnativa e potente come quella del Tantra.

Fatta questa doverosa premessa, vediamo come tratta l'argomento tantra e chakra il libro di Alice Ki "Tantra" Ed. Giunti Demetra per trarne altri spunti di riflessione e approfondimento.

Molto interessante e integrativo a quanto abbiamo detto finora è il capitolo che tratta del "Il Risveglio dell'energia vitale". Che viene definita come "una forza che si manifesta in modi diversi e che ci consente di esprimerci come individui unici, completi, e pienamente realizzati, aiutandoci della nostra evoluzione spirituale"

La diversità e l'unicità sono alla base di tutte le dottrine e le vie che conducono all'unità, per quello che si è già detto, ovvero che ogni manifestazione individuale è né più né meno la molteplicità di riflessi con i quali si "presenta" la matrice di tutto ciò che accade....è interessante rilevare come dagli ultimi studi sulla Fisica Quantica si sia arrivati alla definizione di "Quanto intenzionale", più drasticamente si è affermato che in realtà tutto quello che i nostri sensi percepiscono non esiste in se, ma è una creazione delle nostre intenzioni, un "Quanto" creativo originale che attraverso di noi e utilizzando noi crea la realtà, in pratica se noi cessassimo di voler creare la realtà, questa cesserebbe di apparire e quindi di esistere. Questa ipotesi è molto vicina all'affermazione che l'illuminazione è un ritorno a ciò che non si è, una identificazione, si potrebbe dire a questo punto, con il "Quanto" creativo. Questa disgressione sulla Fisica serve a far comprendere ancora meglio il concetto di uno che diventa diecimila più volte accennato, l'energia vitale quindi è il fenomeno che accade quando un punto immobile si muove, il "movimento" genera energia e l'energia "crea" la manifestazione. Ma questa manifestazione non è indifferenziata, ma si presenta con dei segni: + e - ed ogni coppia di questi segni identifica un individualità completa e diversa dalle altre. La piena realizzazione di cui si parla è niente altro che la capacità di allineare e armonizzare i centri energetici che sono presenti in ognuna di quelle individualità. Questo non è però il solo elemento che ci rende unici perché ce n'è un altro che scientificamente consente di distinguere tutte le identità presenti nella manifestazione ed è il DNA.

Vediamo al riguardo cosa dice il testo citato che si basa e si richiama alla teoria del Big Bang.

"la dimensione spazio/tempo, come la intendiamo e la conosciamo, ha avuto un inizio (Big Bang, la nascita dell'universo) e da allora procede in avanti con un'energia di espansione. Permette di alternare le differenti manifestazioni energetiche necessarie al mantenimento della vita. Nel concetto di energia è quindi sempre insito il concetto di benessere"....."la struttura energetica umana è incisa dentro di noi fin dalla nascita con schemi e codici fisici e mentali che ci rendono unici"

L'esperienza energetica che si sperimenta nel tantra mostra questa espansione che più che andare in "avanti" procede in tutte le direzioni, come i cerchi provocati da un sasso lanciato in uno stagno ed ogni volta che questa energia procede in questa espansione la sensazione che se ne ricava è di evidente benessere. L'espansione è però possibile solo quando tutto, nella complessa rete energetica del corpo, funziona a meraviglia ed è calibrata e in sintonia con la frequenza generata dall'imput creativo, in una parola quando si "diventa" l'espansione stessa. E' poi interessante riflettere sul come sia fondamentale essere in armonia energetica prima di permettere alla Kundalini di salire lungo la Sushuma, in effetti l'esperienza di tanti anni di pratica mostra come siano alte le probabilità di frammentazione poiché, il tantra nella sostanza adotta tecniche per far salire la kundalini e se questa incontra blocchi e nodi lungo il percorso provoca implosioni che, appunto, frammentano. Poter "affrontare" la via tantrica con una condizione di efficace armonizzazione dei chakra provocherebbe sicuramente meno problemi.

Detto questo torniamo al testo che dopo aver toccato l'argomento energia vitale, passa a trattare del Prana, del Pranayama e del controllo del respiro tecniche comuni alla pratica yogica, alla quale spesso il Tantra attinge (anche se qualcuno dice che è l'inverso, lo yoga attingerebbe al tantra perché quest'ultimo sarebbe apparso molto prima, lasciamo però la polemica ad altri), in questo caso però l'argomento viene trattato dal punto di vista tantrico, infatti:

"la manifestazione dell'energia vitale viene divisa, nel tantra, in tre aree principali: l'energia mentale (Manas), l'energia del respiro (Prana) e l'energia sessuale (Virya).

Però, poi, il testo si ferma a trattare del solo Prana, citando Swami Sivananda "Prana è la somma di tutte le energie contenute nell'universo". Indica quell'Energia Cosmica intelligente che dà forma e vita a tutto ciò che è formato e vitale.....ciò che caratterizza la vita è la sua capacità di attirarlo dentro di sé, di accumularlo e di trasformarlo, per agire nell'ambiente interno e nel mondo esterno....il deposito pranico individuale....è regolarmente rifornito attraverso vari canali: l'alimentazione, l'irradiazione cosmica, la concentrazione mentale, la respirazione, l'esercizio fisico, il sonno ecc.

In pratica il respiro è l'elemento senza il quale la vita non potrebbe esistere ed è alla base di tutta la dinamica che alimenta il complesso schema energetico del corpo. Detta così appare un'ovvietà ma non lo è tanto se si pensa a come il respiro viene "utilizzato" dalla maggioranza delle persone. Mediamente un soggetto utilizza solo un terzo delle capacità respiratorie e quindi dei polmoni, con tecniche adeguate ivi compreso il classico pranayama, si raggiungono performance incredibili per esempio a livello di apnea utilizzata soprattutto nelle immersioni oppure la permanenza di certi yogi in condizioni proibitive per giorni, per esempio sottoterra, riuscendo a sopravvivere. Ma il respiro è anche un veicolo per la trasformazione alchemica dell'energia corporea e non serve solo ad alimentarne la vita che già di per se è una sorta di "miracolo".

Nel Tantra in modo particolare il respiro riveste un ruolo fondamentale nella pratica sia individuale che a coppie, in altri scritti abbiamo già accennato a questo argomento e precisamente nei post: Il Respiro e il Tantra e Il Respiro nel Tantra  . Il respiro va a sollecitare la Kundalini, smuove l'energia sessuale, come abbiamo già detto nei capitoli precedenti, rovista nei chakra. Il respiro circolare in particolare, con la sua continuità senza pause, accelera la dinamica di apertura dei chakra chiudendo il circolo tra la parte alta e quella bassa del corpo. Nel Tantra questa tecnica consente di "accendere" il fuoco delle sessualità e questo manda in ebollizione la sua energia che si trasforma, si trasmuta e comincia a salire verso l'alto spinta proprio dalla circolarità del respiro, una circolarità che va precisato va in senso verticale e non orizzontale (va detto che in alcuni casi è stata sperimentata anche la circolarità orizzontale), in questo secondo caso chi l'ha provata ha ammesso di sentire come se mancasse qualcosa, ci fosse qualcosa di incompiuto, la stessa sensazione era come "soffocata" e tenuta verso il basso o tutt'al più all'altezza del Cuore.