Incontrarsi nel Tantra

Incontrarsi nel tantra

Dopo la giornata di meditazione di gruppo di ieri, che ci ha fatto scoprire la magia delle carte di Osho, oggi si parte per un ulteriore assaggio di tantra, stavolta di un solo giorno, qui in Toscana.

Incontrarsi nel Tantra questa è il titolo dell'iniziativa. Partiamo di buon'ora da casa, ci siamo dati appuntamento con un'amica, che frequenta anche il nostro gruppo, alle 7 nei pressi dell'autostrada, la troviamo lì ad aspettarci puntuale, viene da un paese vicino Arezzo, ha precedenti esperienza di tantra con altri gruppi e non la spaventano le levatacce e gli spostamenti.

Gli altri del gruppetto siamo, io, l'immancabile Pavan e Rosaria che stavolta ha deciso di partecipare non senza qualche esitazione fino all'ultimo minuto. Siamo contenti di rivederci e ci si saluta calorosamente, decidiamo di usare la macchina della nuova arrivata, perché è a metano e si risparmia (accidenti alla crisi!), lasciamo lì la nostra, la riprenderemo stasera al ritorno.

Il viaggio dura circa un'ora e mezza, il tempo però scivola via veloce perché si parla parecchio e ci si scambiano riflessioni ed esperienze a vicenda, scoprendo nuovi spazi di condivisione e comunione di intenti, non mancano progetti futuri di nuove esperienza da fare e di sperimentazione di nuove discipline, siamo tutti ricercatori in quest'auto e qualcuno dice che forse sarebbe tempo di frenare un pò, troppi impegni e tutti i week end pieni, senza contare il lavoro infrasettimanale che spesso va a "pesare" sulle energie.

Pavan dice, invece, che a lui questo ritmo sta dando una carica incredibile che gli consente di gestire anche il lavoro in modo più "leggero" (praticamente da gennaio del 2011 non ha perso una sola iniziativa collegata al percorso tantrico).

L'appuntamento, come da volantino, era per le ore 8,30. Quando arriviamo sono le 8,45 "siamo in ritardo, avranno già cominciato?" ci chiediamo rammaricati. Manco per niente, la conduttrice, che incontriamo sul cancello, ci dice che si comincia alle 9,30. Visto che la conosciamo da tempo e le vogliamo un gran bene, scherzosamente le facciamo notare che sta "perdendo colpi", sulla news pervenuta di parla di 8,30. Rimane trasecolata, era il vecchio orario ed era convinto di averlo cambiato, vabbè, poco male, approfittiamo per prenderci un caffè e fare altre quattro chiacchiere al bar.

Alle 9,30, tutti nella hall di questo piccolo ma grazioso e ben tenuto centro di Osho, dove ci accolgono due gentili sannyasin, che ci indicano dove andare e cosa fare oltre alle pratiche di registrazione. Dovremmo essere in sedici, otto uomini e otto donne, ma c'è all'ultimo momento una defezione di un maschietto. Poco male una delle due ospiti farà da sostituto.

Poi si va tutti alla Buddha hall e si comincia con un lungo lavoro sul corpo, si danza, si cammina, si scherza, si respira, con ritmi sempre più incalzanti, alla fine siamo tutti caldi e pronti per le sessioni e le meditazioni. Queste ultime sono conosciute dagli addetti ai lavori e più volte eseguite, ma conservano in queste occasioni un fascino e un'efficacia particolari. Personalmente mi sento in piena forma e mi butto nella danza con totalità e il respiro mi si apre quasi subito, una fortuna, perché tutta la giornata è improntata all'uso del respiro e quindi sia le sessioni che le meditazioni prevedono l'uso di questo elemento fondamentale per il tantra.

Non manca la parte teorica sia sulle origini e le basi del tantra, che sulle varie tecniche di respiro, sono particolarmente contento di questo perché sentivo la necessità di rinverdire un po' questi concetti che sebbene conosciuti rischiano di diventare routine perdendo l'efficacia originaria.

Provando i diversi tipi di respiro sento che oggi avrò delle esperienze forti e infatti quando si esegue una sessione a coppie usando il respiro circolare, "parte" la kundalini (di qui il titolo di questo resoconto) suscitando sensazioni ed emozioni multiple, un'esplosione che lascio espandere senza controllo (era ora!). La mia compagna di sessione, finisce con lo spaventarsi al punto che sta per chiedere "aiuto"......Nella stessa occasione scopro, e lo dirò nella condivisione finale, che posso rimanere su me stesso chiunque sia la compagna di sessione o di meditazione, fosse anche una persona con la quale condivido il percorso di vita da quasi trent'anni.

Il gruppo si muove bene, c'è affiatamento, si entra in contatto quasi tutti, ci si diverte e si lavora con impegno, sebbene si tratti di una sola giornata l'energia che si crea è molto intensa e produce i suoi effetti su tutti indistintamente, effetti che poi nelle condivisioni emergono puntualmente offrendo spunti di riflessione e di elaborazione molto interessanti. I miei compagni di viaggio diventano anonimi nel senso buono del termine. Si immergono nell'atmosfera e nell'energie del gruppo senza problemi e senza condizionamenti di sorta.

Si chiude la giornata con la immancabile meditazione Kundalini, che conclude una bella giornata di tantra, un incontro in cui teoria e pratica si sono perfettamente integrate e come solitamente mi capita in queste brevi esperienze mi si sono aperti spazi di consapevolezza e di sperimentazione nuovi e significativi. Nell'andar via non posso fare a meno di abbracciare e ringraziare con tutto il cuore la conduttrice, per me era la prima esperienza con lei e devo dire che sono rimasto piacevolmente colpito. Sulla via del ritorno, si parla di meno, ma i contenuti pesano e si vede che stiamo tornando da un'esperienza di condivisione energetica, c'è un'atmosfera di intimità e di comunione piacevolissima, ci si dà appuntamento per scambi di esperienze e nove sperimentazioni insieme. Arriviamo alle 21 in punto, un saluto veloce alla nostra amica e poi via in macchina verso casa.