Incontrare l'altro III

Giornata di grande impegno questa di "Incontrare l'altro" tre ore e mezza di lavoro senza soste intorno al III chakra. L'intento è quello di incontrare l'altro e accorgersi di intercettare se stesso.

Un lavoro così impegnativo non poteva che trovare partecipanti "navigati" e di esperienza, sono infatti presenti 2 coppie di sannyasin con alle spalle curriculum di tutto rispetto. Si sono defilati i neofiti e quelli meno preparati all'impresa.

Arrivo una ventina di minuti prima della 16,00, per preparare la parte tecnica, la nostra sede è inondata di sole e la temperatura tende finalmente verso il primaverile inoltrato. Non occorre sposta nulla, lo spazio è più che sufficiente per 4 persone.

I "ragazzi" arrivano alla spicciolata, Pavan, Roberta, Taruna, Tellas. Non occorre molto per portare tutti ad uno stato di concentrazione e di introspezione, ci si conosce tutti e c'è confidenza questo facilita il primo informale incontro con l'altro nei ripetuti scambi di partner. Tuttavia c'è chi fa fatica a rilassarsi e soprattutto a respirare con profondità e totalità. Dopo una buona mezz'ora di lavoro siamo finalmente dentro. La scelta del partner avviene con assoluta spontaneità, unico vincolo la polarità va assicurata.

Ricordo ai presenti che dovranno "tenere nel cuore" il proprio partner durante tutto il pomeriggio anche quando si troveranno a doverlo "tradire" per esigenze di percorso.

Per far salire il "fuoco" niente di meglio che tre bellissimi step della Trance Dance e qui si vede subito l'abitudine a lasciarsi andare alla danza con totalità, occhi chiusi, grande introspezione, e movimenti fluidi.

Ci sono già dei contatti giocosi, con il proprio partner, senza trascurare una puntata su quello dell'altro, poi tutto diventa una danza tribale, sciamanica, si rotea, ci si tocca, si scivola l'uno contro l'altro le braccia si aggrovigliano come rami di alberi gemelli.

Si passa quindi, dopo una breve pausa, ad una tecnica abbastanza "invasiva" scambio energetico a coppie dal primo al terzo chakra, utilizzando il respiro e inviando un messaggio al partner con i contenuti emotivi relativi ai vari chakra. L'esercizio prevede la salita dal primo al terzo e poi il ritorno dl terzo al primo. Si legge la grande tensione nei volti e quasi si riesce a percepire l'intento e i contenuti che vengono scambiati, col passare dei minuti la tensione cala e lo scambio è più intimo e fluido, si è aperto un passaggio tra i chakra e il respiro entra senza problemi con il proprio contenuto emotivo-energetico. Segue al termine una condivisione a coppie che dai previsti 5 minuti, sfora oltre i 10 la tecnica ha smosso molto e c'è tanto da raccontare.

E' il momento di viaggiare attraverso il III chakra e cosa meglio di una meditazione guidata, venti minuti di pura contemplazione, le immagini si susseguono ci sono vibrazioni, luci, colori, fluido che attraversa il corpo e si espande verso l'altro e gli altri, per poi tornare pulsante e potente nello spazio subito sopra la bocca dello stomaco, che diventa una sfolgorante sfera di colore arancione. Non è facile tornare da questo "viaggio" occorrono diversi minuti prima di tornare nel qui e ora.

Ci siamo, la parte cruciale del pomeriggio, la meditazione tantrica "Incontrare l'altro" frutto di una folgorazione avuta ascoltando un dvd di un gruppo denominato Dead Can Dance i brani, 11, sembrano cuciti addosso a questa meditazione che prevede 11 step di puro godimento, con un progressivo approfondimento dell'incontro con l'altro da se. Si parte da dentro se stessi, poi si incontra l'altro da se, segue la comunicazione con l'altro e infine il contatto. Si alternano momenti di danza tribale a meditazioni su struggenti melodie orientali, pause di riflessione con voci penetranti e laceranti, per poi tornare al tocco prima giocoso poi passionale, fino alla catarsi finale con la fusione energetica. Davanti a me si svolge una cerimonia sacra e profana al contempo, con un finale da brividi. Lunghi minuti per il doloroso ma necessario distacco dal partner.

Nella lunga condivisione finale emerge tutta la gamma dei contenuti emotivi e delle senso percezioni. Quasi tutti sono al limite della resistenza fisica ma tutti avvertono la comune sensazione di essersi disciolti in qualcosa di insondabile, profondo. Uno per tutti dà la definizione più acconcia "mistero infinito".