Il Terzo Occhio

Giornata grigia e piovosa nel pomeriggio di domenica 21 febbraio, siamo ancora una volta sulle colline di Impruneta, brumose, nuvole basse danno un senso di luogo da tregenda, ma la suggestione del posto rimane, si va su in tre stavolta, con fede e fiducia, troveremo altri lassù? C'è da accendere il camino nel grande salone perché la colonica è ancora fredda e poi perché abbiamo deciso per il rituale del fuoco, ognuno di noi porta della legna per contribuire all'accensione e alimentarlo.
All'arrivo piove, c'è soltanto una persona, ci guardiamo un po' perplessi, se va bene saremo in cinque, tre donne e due maschietti. Pur essendo ormai abituati ai "piccoli" numeri ogni volta ci prende all'inizio un senso di scoramento che abbassa di molto l'energia e fa prevalere le insidie dell'ego che suggerisce di rinunciare all'incontro. Si dibatte, nella cucina, l'unico punto più caldo della casa, sulle cause e sulle strategie da adottare, in attesa che arrivi il quinto partecipante, siamo così presi dalla discussione che non lo sentiamo bussare al portone, ci deve chiamare al cellulare.......Ebbene sì, ha portato uno scatolone di legna e i cubetti per accendere il fuoco, ci si rianima un po', entriamo nel salone, ci vengono i brividi, guardiamo il camino grande e buio ci si guarda tutti con un certo imbarazzo, cosa faremo stasera?.....intanto si accende il fuoco, tutti intorno in piedi osserviamo le operazioni, ecco i ciocchi posati ad arte, i cubetti inseriti dei punti strategici e poi via col fiammìfero, la fiamma comincia a fluttuare e a lambire con delicatezza ma insistenza prima i rametti secchi poi via via si ingrossa e avvolge in un abbraccio rovente i ciocchi medi. E' andata il fuoco c'è ora tocca attivarlo in noi, facciamo spazio nella stanza, dobbiamo riscaldarci far circolare l'energia e quale imput migliore che la Trance Dance. Il ghiaccio è rotto e si va avanti con sessioni e meditazioni che mai come stavolta hanno una efficacia e una forza particolari, nei feed back successivi la descrizione delle sensazioni e degli stati d'animo è veramente forte, tutti indistintamente abbiamo sperimentato qualcosa di nuovo e di diverso, scoprendo dimensioni nuove e spazi di noi che non pensavamo di avere. L'energia circola e la sensazione comune è quella di essere tutti in un unico spazio di complicità, di gioia e di tenerezza che solo le mediazione del Cuore sa donare, ma stavolta c'è qualcosa in più questa condizione è, per così dire visibile, diventa una dimensione che si può osservare, una rete invisibile che unisce tutti in un'unica dinamica, è come se osservassimo noi da una posizione dominante, il collegamento con il sesto chakra è evidente. Ci accorgiamo del collegamento tra il questo e il sesto chakra, nella sessione dei sogni, che si snoda in modo magico intorno al camino, dopo una pausa di ristoro con il tè, l'apertura, il collegamento, l'intimità è totale i sogni di tutti sembrano ma in effetti lo sono collegati simbolicamente tra loro ed offrono spunti di meditazione e di riflessioni che raggiungono picchi molto alti, dentro di noi c'è vibrazione, gioia, consapevolezza siamo in uno spazio irreale, il tempio trascorre e non ce ne accorgiamo. L'incontro, uno dei più belli e intensi finora fatti, termina alle 21,30, si torna a casa con la sensazione di aver compiuto un altro passo avanti nella consapevolezza e nella conoscenza della propria dimensione interiore e che questo passo è stato fatto con la dedizione e lo scambio amorevole e totale di tutti i partecipanti. Pensando al pomeriggio e alle perplessità dell'ego, siamo effettivamente fuori dal tempo e dalle dinamiche usuali, non importa il numero dei partecipanti, non importa le condizioni del tempo e del luogo, quando attiviamo il fuoco interiore nulla è impossibile.