Guardarsi allo specchio
Mentre ci incamminiamo verso la palestra ragioniamo su un argomento che torna attuale ad ogni incontro, benchè si cerchi di esorcizzarlo affermando che non importa quanta gente partecipa agli incontri quanto piuttosto la qualità degli incontri stessi.
C'è però un dato inconfutabile in questo stesso periodo, lo scorso anno, era cominciata la girandola di presenze con integrazioni di nuovi iscritti ad ogni incontro e le presenze erano almeno il doppio, non si può quindi fare a meno di chiedersi come mai. Un motivo è che quest'anno si è fatta poca pubblicità, vivendo, per così dire, di rendita sui nomi dell'anno scorso che, pur ricevendo puntualmente le news via mail e gli sms, non hanno ancora partecipato una volta, il che vuol dire che in questo momento non sono più interessati, quindi andrebbe rinnovato il target di contatti. I nuovi sono ancora pochi, qualcuno si è inserito, oggi c'è una nuova partecipante che viene da un paese a pochi chilometri da Montevarchi, un altro contatto da Firenze all'ultimo momento ha disdetto per motivi di salute, altri avevano impegni vari. Importante e determinante è stato poi il ritiro di un partecipante straniero che da solo, ogni volta, portava sei o sette persone al seguito. Anche quelli che costituiscono il nucleo base del gruppo, in questo periodo. a turno si assentano per impegni familiari o partecipazione ad altre iniziative. Si è anche ipotizzato di spostare gli incontri alla domenica per recuperare chi ha impegni familiari o turnazioni di lavoro e perché ci sono meno attività concomitanti. Insomma abbiamo posto sul tavolo il problema e cercheremo di risolverlo, intanto oggi ho portato con me dei volantini che darò ai partecipanti per fare passaparola. Oggi siamo in sette, compresa la new entry, c'è anche un gradito ritorno dopo due assenze per motivi familiari, appunto. Facciamo quattro chiacchiere con la nuova arrivata (ancora una donna), spiegandole cosa facciamo, perché non ha esperienze di meditazione o di lavoro di gruppo. Questa introduzione ci fa iniziare con 15 minuti di ritardo sull'orario previsto. Prima di cominciare creo un cerchio di condivisione per le presentazioni e per una dichiarazione di intenti di tutti i presenti che a turno spiegano anche i motivi per cui vengono a questi incontri. Mi sono convinto dell'importanza di creare più empatia e sinergia tra i partecipanti curando la condivisione e la reciproca conoscenza per cui penso di aumentare i tempi di comunicazione. Visto che siamo già in cerchio vi restiamo per sperimentare la novità del giorno: la lettura delle carte di Osho, sull'Essere e sul Reale. Dopo una breve fase di concentrazione e utilizzo del respiro ad occhi chiusi, tutti poniamo lo sguardo sulle carte distribuite a ventaglio sul parquè in mezzo al cerchio. Poi uno per volta, partendo dalla mia destra, sceglie una carta a caso e ritorna al suo posto. Sempre dalla mia destra si inizia a scoprirle e per ognuno do lettura di un brano collegato all'avatar e al titolo che c'è sulla carta. L'esperimento supera ogni previsione, il responso è coerente con la persona che ha scelto la carta e ognuno si riconosce, non senza incredulità e stupore, in quello che gli viene letto. Come in uno specchio tutti si riflettono nella loro condizione attuale. Una lettura incredibile dello stato del qui e ora e di quello che ognuno sta attraversando a livello esistenziale e interiore. Siamo tutti concordi a far rientrare la lettura delle carte come elemento fisso del programma nei prossimi incontri. Come è ormai di abitudine, quando c'è un nuovo ingresso, programmo la Osho Kundalini Meditation, che non ha bisogno di presentazioni e che ogni volta è come un banco di prova per i nuovi arrivati, ed ha la caratteristica di dare a chi la pratica un flash efficace di cosa sia una meditazione attiva e al contempo "lascia il segno" nel senso di stimolare i nuovi a continuare o a desistere, come ho potuto constare in ogni occasione, una sorta di "selezione naturale". La meditazione scorre via senza problemi, la nuova arrivata ha qualche difficoltà nello scuotimento e qualche cenno di stanchezza per la sua durata, gli altri movimenti vengono gestiti meglio. Alla fine la vedo sorridente anche se non c'è il tempo di condividere. Purtroppo per l'inizio ritardato, la metà dei presenti è costretta ad andar via prima della fase silenziosa, per impegni presi e treni che partono, compresa lei. Ho il tempo di consegnare un fascio di volantini e salutarci in silenzio, gli altri tre stanno ancora meditando. Il prossimo appuntamento è previsto per il 31 marzo, ancora uno spostamento di data, perché il 24 siamo fuori sede per altri impegni.