Araba Fenice

L'addio che si trasforma costantemente in arrivederci. Pensavo di non dover più scrivere sui gruppi di meditazione, dopo di aver compreso che tutta l'esperienza decennale in quel campo non è stato altro che un riflesso della mia crescita interiore.Invece rieccomi qui a battere sui tasti del pc in un caldissimo pomeriggio di primavera, almeno per il calendario non è ancora estate, le temperature però smentiscono questo falso contatore del tempo.Stentatissima stagione per il gruppo. Un solo workshop a gennaio, poi vari e improbabili pomeriggi tantrici in quel di Sesto. Dichiarazione di resa con la location che ci ospitava. Diventava sempre più difficile assicurare che l'evento avesse luogo e l'occupazione dello spazio cominciava ad essere economicamente un problema.Trasferimento coatto a Montevarchi nella location storica, lo Studio Caroline, rivisitato soltanto tre volte da febbraio. Insieme allo zoccolo duro del gruppo storico. L'esperienza si è rarefatta e assottigliata fino a diventare metafisica, una sera abbiamo perfino utilizzato gli specchi della sala per raddoppiare le presenze! Sperimentazione pura, gruppo con una sua pulsione energetica propria, il programma che diventa un optional. Puro distillato di tantra.E siamo a questa Domenica 11 giugno, ultimo incontro prima della pausa estiva, temperatura da mese di agosto e conseguente gradevolissimo refrigerio nel rifugiarsi nella location. In giro c'è un composito disordine, la scuola di danza chiude i battenti per la pausa estiva e la reception è invasa da borsoni e sacche piene di costumi, calzamaglie e futon di tutte le taglie e colori. Sacche lasciate li alla rinfusa da frettolosi atleti e atlete desiderosi di tornare a casa dopo il saggio e l'esame finale.Anche in quella che io chiamo la Buddha Hall c'e aria di smobilitazione, in terra sul parquet c'è ancora lo scotch bianco che disegna probabili schemi di danza. Sul pianoforte dei costumi in miniatura poggiati alla rinfusa. Mi osservo nei grandi specchi e nella penombra scorgo una sagoma che ormai non riconosco, tantissime le volte che mi sono guardato scoprendo sempre nuove sensazioni. Penso di essere qui senza un vero motivo.Nostalgia dissimulata da altruismo? O superego che non molla la presa su presunte mission tantriche? Domande che almeno oggi non avranno risposta, perché la presenza oggettiva di questo gruppo e di altre due new entry, giustificano da soli la scelta di misurarmi ancora una volta con l'ennesimo pomeriggio meditativo.Ci sono sei personaggi in cerca d'autore.....o meglio di se stessi. Uno di questi rinuncerà a cercarlo. Tutta la prima parte del programma lo vedrà protagonista e figura centrale, tutta la mia capacità ed esperienza di conduzione invano cercherà di creare una pur minima breccia sulla sua assoluta assenza. L'altro personaggio nuovo, invece è subito a suo agio, espanso, aperto, comunicativo, iperattivo. Anche lui sarà oggetto delle mie attenzioni ma ne uscirà vittorioso. Come dire all'esame di ammissione ho avuto un promosso e un bocciato, o meglio uno che ha rinunciato a tentare di ritrovarsi e un altro che invece lo ha fatto mettendosi totalmente in discussione.Una parte introduttiva dura, decondizionante, provocatoria a tratti cinica e spietata, una "lezione" di tantra rivolta in prima istanza a me stesso, che di riflesso ha sortito l'effetto di una "selezione naturale" dei presenti.Al momento di iniziare la meditazione del giorno "La danza del vento" il primo personaggio, si è arreso andando via dichiarando apertamente la propria inidoneità a questo tipo di lavoro su di se.Mi è apparso ancora una volta chiaro il motivo per cui in questi ultimi mesi ho più volte meditato di farla finita con il gruppo, mi si ripresentano ormai situazioni da deja vu. Sensazioni ormai trasmutate da tempo, diventa sempre più pressante l'esigenza di nuove sperimentazioni usando materiale nuovo per reazioni alchemiche sempre più sottili.Del resto all'orizzonte si profilano nuove visioni e intenti creativi mai sperimentati prima. Nella condivisione finale, annuncio la fine storica del gruppo di meditazioni attive e l'avvento di un gruppo di pura sperimentazione tantrica che a partire da ottobre si misurerà con la propria capacità di espansione e di ricerca sottile della propria reale identità. Al contempo la ricerca personale continuerà in altri ambiti creativi, in esperienze multidisciplinari e sperimentazioni all'avanguardia.